da Pian Castagna si imbocca a piedi una stradina asfaltata in direzione di Olbicella, e dopo poche decine di metri, si svolta a sinistra per un largo sentiero (indicazioni per il punto panoramico Bric dei Gorrei e “Sentiero dei partigiani”). Il sentiero fiancheggia sulla destra il sacrario partigiano e, dopo un breve tratto tra gli alberi, esce in un ambiente aperto e panoramico interessante per la presenza dell’erica arborea, che ci accompagnerà quasi fino in cima la Bric. Guadagnati alcuni metri di quota si raggiunge un bivio, con il nostro sentiero che si immette a “T” su uno sterrato; in questo tratto l’arrotondata parte sommitale del Bric dei Gorrei è ben visibile leggermente sulla destra rispetto alla direzione di marcia. Lasciato a destra il ramo del ritorno del “Sentiero dei partigiani” si procede a sinistra e, dopo un tratto in lieve discesa, si va in breve a raggiungere un nuovo crocicchio. Qui si imboccaa la mulattiera centrale e ci si lascia a sinistra lo sterrato per Abasse (potrà servirci al ritorno); sempre seguendo le indicazioni per il Bric dei Gorrei e le segnalazioni bianco-rosse, si raggiunge la pianeggiante sommità della montagna, dove sono state collocate una rustica panchina, una rosa dei venti e una palina indicatrice (829 m, 0.30 ore). Il panorama è amplissimo in tutte le direzioni; il monte più vicino è il Beigua, ben riconoscibile per le alte antenne costruite sulla sommità.
Dalla cima, in alternativa al percorso dell’andata, è possibile proseguire lungo il “Sentiero dei partigiani” che scende dalla parte opposta del rilievo iniziando ad aggirarne la sommità dal lato nord, più boscoso e ombreggiato. Segue una discesa piuttosto ripida in una zona con prevalenza di querce e che offre a tratti alcuni bei punti panoramici. Si confluisce poi su un rustico sterrato che, prima in piano e poi in lieve salita, va a immettersi su una carrareccia più ampia. Sempre seguendo le indicazioni bianco/rosse si prende a sinistra e si raggiunge il crocicchio posto alla base del Bric. A ritroso si torna al bivio precedente (ore 0.20), da dove volendo in pochi minuti si può tornare a Pian Castagna.
Chi invece volesse ampliare l’escursione può proseguire verso sinistra sul ramo di ritorno del “Sentiero dei partigiani”. La stradina, dopo una breve salita, si dirige verso est tenendosi nei pressi del crinale che costituisce il lato meridionale del vallone del Rio Meri, un affluente dell’Orba. Il viottolo evita, con andamento quasi pianeggiante, alcune modeste elevazioni. Raggiunto un primo bivio si prosegue dritti ignorando una diramazione verso destra per la cascina Tiole, e in lieve discesa si raggiunge un nuovo incrocio. Anche qui si prosegue dritti, nei pressi del crinale, ma il ramo di destra potrà servirci al ritorno. Il nostro itinerario fiancheggia sulla sinistra l’ampio Monte Fonegrone (801 m), facilmente raggiungibile fuori sentiero con una breve digressione. Ignorata una diramazione sulla sinistra (indicazioni per la “Croce della pandemia) si scende ad una insellatura più marcata posta alla base del ben individuato rilievo del Poggio. A questo punto di abbandona la via principale e si imbocca un sentiero sulla sinistra che in breve raggiunge questo secondo punto panoramico, anche in questo caso indicato da una palina segnaletica presso la quale si trova una panca in legno (819 m, ore 0.50). Per tornare a Pian Castagna si riguadagna per la via dell’andata il secondo bivio per la Cascina Tiole, da dove tenendosi a sinistra si passa davanti alla cascina stessa e, seguendo le indicazioni, si raggiunge poi Piancastagna dopo aver percorso un ultimo tratto asfaltato (un’ora).
- Cartografia:
- Carta 1:50.000 Edizioni IGC n. 16 "Genova – Varazze – Ovada"