- Accesso stradale
- La strada è interrotta a causa della frana, bisogna superare la galleria sulla statale andando verso Varzo e tornare indietro. Raggiunto il parcheggio sul lato opposto del ponte romano si lascia la macchina e si prende il sentiero che sale oltre le reti paramassi come da descrizione, 10 min alla base seguendo evidenti bolli rossi.
Difficoltà omogenea, chiodatura molto corta (a volte esagerata), per chi è a proprio agio in placca 10 rinvii bastano.
Con due mezze da 60m e 16 rinvii (allungando alcune protezioni) si possono unire quasi tutti i tiri, noi abbiamo fatto così:
– L1+L2
– L3+L4
– L5+L6
– L7+L8
– L9+L10 (si arriva al limite, allungare le protezioni salendo)
– L11+L12 (sono 70 metri, si possono fare 10m circa di simul climbing, sono sul facile sia per il primo sia per il secondo)
– L13
Allo stesso modo in discesa, da S13 calata fino a S12 e poi tutte accoppiate fino alla base, si è in fondo in un attimo. In calata L11+L12 si fanno tranquillamente con le mezze da 60, si arriva con un paio di metri di margine, consigliati nodi sul fondo delle corde).
ATTENZIONE: su L13 appena partiti dalla sosta quando ci si sposta verso destra ci sono due enormi blocchi che sono appoggiati sulla terra, sono grossi e non si muovono (in teoria…) ma cautela.
Per quanto riguarda le soste non le abbiamo trovate per nulla scomode, chiaro sulla placca non si può pretendere di stare appesi ma c’è modo di mettersi comodi (o forse unendo i tiri si saltano proprio le soste più scomode, chissà).