Le temperature ancora miti ed il cambio d’ora mi hanno aiutato a trovare motivazione ad una sveglia decisamente eccessiva , fatto sta che ho spento la frontale poco prima del colle de la Sashère dove ho calzato i ramponi. Nel primo tratto di cresta la neve ha agevolato la progressione tanto è vero che non ho riscontrato problemi per gli sfasciumi mobili menzionati da molti. Salendo la neve aumenta e non sono riuscito a trovare i passaggi evidenziati dalla relazione , quindi ho proceduto di testa mia , incontrando qualche ometto semisepolto nella neve . Tenendo il filo si ha il vantaggio di una progressione al sole inoltre sopra i 3000 non appena passavo sul lato francese la neve era decisamente maggiore (30 cm) e inconsistente. Io non sono riuscito ad evitare almeno due brevi passi delicati su rocce poco appigliate e ricoperte da poca neve. Percorso tutto questo tratto con massima prudenza sia in salita che in discesa. Utilizzata anche la picca. In punta lunga sosta sotto un sole piacevole e forse esagerato. In discesa numerosi escursionisti dal lago di S.Grato in giù.
Parere personale : gita bellissima in queste condizioni.