- Accesso stradale
- ok.
Partito dalla passerella dell’alpe vassola inferiore, su sentiero segnato che con qualche saliscendi si collega a a quello che arriva da Pianardi. All’alpe cialma invece di seguire il sentiero che pianeggia verso ovest si può tirare dritto per prati: si ritroverà il sentiero poco sopra. Il sentiero è abbondantemente segnato fino all’alpe le giornate, sopra di esse si traversa per tracce verso ovest raggiungendo la larga dorsale che scende dalla cima, che si segue fino ad una breve cresta rocciosa con cartello bianco di divieto di caccia e grosso ometto. Io non ho raggiunto il cartello, ma mi sono tenuto basso sulla sinistra salendo, dove una vaga traccia permette di aggirare la cresta su terreno facile (qui ho cominciato a mettere ometti, dato che si entrava nella nebbia). Superata la breve cresta si presenta la piramide sommitale. Per un bel tratto si riesce ad evitare quasi del tutto le pietraie, poi in corrispondenza di un altro cartello metallico bianco (e di un bastone) c’è un passaggio tra grossi blocchi con un buco piuttosto profondo. Ho preferito aggirare a destra: i buchi non mancano, ma è più gradinato. Si prosegue tra i blocchi fino all’impennata finale con rocce meno grosse (ometti) e in breve si è in cima.
Clima fresco ideale per salire, anzi fin freddo in alto, nebbia che in cima ha concesso 10′ di tregua per poter contemplare i laghi e i picchi del Seone con a sinistra il vicino colle della terra d’unghiasse.
Nel tratto finale sono stato raggiunto da Silvio57 e altri 2 suoi compagni con cui ho condiviso l’ultimo tratto di salita e il pranzo: grazie per la compagnia!