Finalmente la realizzazione di un obiettivo tanto atteso: l’ascensione del mitico obelisco granitico che tutti sognano di salire almeno una volta nella vita. Se pensate che sia bello visto in distanza aspettate di metterci le mani: è la roccia più fantastica mai vista.
Attualmente il canalino di accesso è sostanzialmente impraticabile perciò conviene partire direttamente su roccia, poco sotto la targa metallica, lasciando gli scarponi sul comodo terrazzo roccioso subito dopo la terminale: tramite 4 tiri in traverso verso sinistra ci si collega alla sosta di partenza della via degli svizzeri. Da lì partono 11-12 tiri, uno più bello dell’altro, che attraverso eleganti fessure e qualche placca conducono alla vetta.
Nelle cenge finali sabato era presente un po’ di neve ma non dava problemi…
Il 10° tiro (ovvero l’ultimo impegnativo) presenta due possibilità: o si seguono gli spit sulla sinistra in placca, o si procede trad sulla fessura che ci si trova davanti, ma attualmente la fessura sgocciola moltissimo perciò è sconsigliabile.
Una volta in vetta abbiamo percorso pochi metri di cresta e da lì abbiamo seguito una linea di doppie molto precise e quasi sempre nel vuoto perciò a scarso rischio di incastro, grazie alle quali siamo tornati al terrazzo dove avevamo lasciato gli scarponi.
Grazie ai mitici compagni di cordata Miranda e Daniele.