- Accesso stradale
- strade ottime e nessun problema di parcheggio
Saliti con partenza verso le 8,00 (prima delle 7,30 il rifugista non dava la colazione…!!) e per salire abbiamo scelto il sentiero con segnavia 2B che sale da Ovest. Sentiero segnalato ottimamente e sempre con cartelli indicatori presenti ad ogni bivio. Anche oggi giornata limpida e piuttosto calda, si sale bene, nonostante i numerosi tratti di ripidi pendii detritici e le vaste pietraie presenti il percorso non è malagevole e nemmeno troppo faticoso. La prima parte della salita si è svolta sempre su terreno piuttosto ripido, qualche facile passo su roccette e gradini che non crea nessun problema, a quota 2750 m in una conca era presente ancora un piccolo residuo di nevaio, che si superava bene, la neve ha retto bene il nostro passaggio. Poi un’altra ripida scarpata di pietrame con qualche altro passaggino superato con l’aiuto delle mani e siamo arrivati ad un colletto dove ha inizio la cresta Ovest dello Schmied. Da qui in avanti direi che è stato il tratto più piacevole della salita. La cresta ha vari passi di I grado, alcuni un pò esposti, il breve risalto con passo di II è protetto con una corda fissa, poi altri gradoni e blocchi fino al tratto dove la cresta spianava e un ultimo tratto di divertente ginnastica ci ha condotti in cima, dove solo un semplice ometto ci ha dato il benvenuto. Siamo saliti in 2 ore dal rifugio, gita piacevole e itinerario interessante che ha soddisfatto tutti noi della scelta fatta. Oggi allo Schmied eravamo presenti solamente noi, giornata molto calda ma con cielo limpido e un panorama davvero spettacolare sulle varie cime della Val Venosta, con la Cima di Vallelunga, Pala Bianca e Cima del Lago Bianco in primo piano, ma lo sguardo andava anche al Similaun e Punta di Finale, salite dal nostro gruppo nel 2012. Una pausa di 40 minuti in vetta per ammirare il panorama, per i servizi fotografici e per goderci la cima, poi ci siamo avviati in discesa per il versante SE. La discesa da questo versante avviene su una ripida scarpata rocciosa con alcuni passi di facile arrampicata, poi una zona con pietroni e massi di ogni dimensione, un pò scomoda e disagevole per piedi e gambe. Poi una rampa-canale di pietrame ed erba e abbiamo raggiunto il Richterweg (già percorso il giorno precedente per la salita alla Cima del Lago Bianco) e da qui rientrati in breve al rifugio. Discesa tranquilla e nel giro di 1 ora e mezza rientrati a Melago nelle prime ore del pomeriggio.
Anche oggi pienamente ripagati della gita fatta, direi che ne è valsa la pena! Gita sociale del CAI Ligure Genova organizzata dal sottoscritto in compagnia di Gianfranco C. con 7 partecipanti, dei quali 5 sono arrivati in cima. Un bel gruppo e ottima compagnia.
Torniamo a casa più che soddisfatti dei tre giorni trascorsi in Val Venosta, con 3 cime salite! Una trasferta indovinata!!