- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
si portano gli sci a spalla per 500 m di dislivello, poi innavemento continuo fino allo chabod, anche se un pò giustino per il periodo. anzi, si può dire che di neve ne è rimasta veramente poca. il rifugio è accogliente, la cena abbondante, in confronto ad altri posti, il panorama è superlativo.
colazione alle 5 e alle 5.40 partenza. tutto apparentemente calmo, il passaggio sotto la nord del gran paradiso è spettacolare. fortunatamente siamo riusciti a star davanti alla folla e abbiamo affrontato il tratto finale di cresta abbastanza tranquilli.gli ultimi metri prima della madonnina sono belli esposti, ma ne vale veramente la pena.
scesi passando dal vittorio emanuele. fino a 3200 m circa, abbiamo trovato ancora un po della farina (5 – 10 cm) caduta venerdì, ma il fondo è abbastanza sconnesso quindi la sciata non è stata il massimo. poi neve primaverile molto soddisfacente fino a 2300 m circa dove si tolgono gli sci.
30 minuti di portage e poi pista da fondo fino a pont e infine 3 km circa di strada.
4* per la neve, 5* per il panorama e l’ambiente. in definitiva, però, solo 3*: dopo che ho saputo cosa è successo ad un povero scialpinista con cui avevamo condiviso la camerata, l’entusiasmo è sceso a zero.
con flavio e massimo