Per una volta che consulto il sito giusto per avere un’idea di cosa fare in quest’estate avara di belle giornate, scopro di non avere la fortuna di chi mi ha preceduto, definendo la gita alla stregua di come fosse una semplice passeggiata. Altro che passeggiata. Ben 11 le ore per la sola cresta in ambiente a dir poco surreale, con tutti i presupposti per una traversata in perfette condizioni, ma invernali dopo un avvicinamento al chiar di luna. Questa volta sen non altro avvenuta almeno in compagnia di due occasionali compagni, piovuti sin qui da Firenze e favorevoli ad accogliere la mia proposta di fare la traversata insieme in luogo della nord. Una volta in cresta la seconda delle sorprese non tarda ad arrivare. Inseguiti e raggiunti da un noto e simpatico gulliveriano Dinoru, anche lui qui’ in solitaria come me su questo severo itinerario. Uno di quelli da non prendere assolutamente sottogamba anche quando in condizioni. Figurarsi l’aggiungere al gia’ pesante onere di una traversata lunga complessa e difficile anche l’ostacolo neve, credo di aver detto tutto. Avvicinamento traversata e discesa con stop per un buon piatto di spaghetti allo Chabod che a rimesso un po’ a posto le cose, in 18 ore esatte. Lascio parlare le foto, che vedo pochi mettere a corredo delle proprie gite, specie quando si tratta di gite di una certa importanza, dove una reale prova della veridicita’ di cio che con due righe si vuol dimostrare di aver fatto, risolleverebbe dal dubbio. Ed ora spazio a nuove polemiche che sicuramente non mancheranno.. ma che se non arrivano va bene lo stesso..Con Dino, Patrizio e Mattias.