Salita completa ed assai impegnativa, molto ghiaccio nella parte bassa, parte rocciosa da non sottovalutare e poi la crestina finale, che porta sulla cresta che arriva dal Piccolo, lunga ed esile come una lama di coltello.
Salita effettuata i 03-07-1967 – – Giornata di tregenda!
Partiti dal Rif. Vittorio con lontani bagliori ad Ovest forziamo l’ andatura ed alle 6 varchiamo la terminale; alle dieci iniziano le danze: una serie infinita di temporali ci accompagnerà per tutta la giornata, con cascate di grandine che spazzano la parete ad intervalli di 20-40 min e fulmini che piombano sulle creste ed ogni tanto fanno friggere la ferraglia e la spina dorsale; alle 17 raggiungiamo la madonnina di vetta in una fitta bufera di neve ed alle 19 siamo di ritorno al rifugio tra lo sguardo sorpreso e stupito del gestore; un po’ di broda calda e poi giù sotto la pioggia sino a Pont ove arriva la ciliegina sulla torta: non trovo più le chiavi della 500!!; sfondato il deflettore e smontato il nottolino dell’ avviamento, con la stringa degli scarponi lego assieme tutti i fili e .. tirata la magica levetta la macchina parte; da Pont sino in bassa valle dribbling sulla strada tra piccole frane e cumuli di pietrisco trascinati dalle piogge della giornata poi finalmente l’ autostrada e la fine delle peripezie.
Ripetuta poi ancora nel giugno 1992 in condizioni normali ed è stato tutto diverso !!