- Accesso stradale
- Ampio parcheggio gratuito a Pont all'attacco del Vittorio Emanuele.
Per la descrizione completa fare riferimento alla scheda principale. Abbiamo seguito sia per l’andata che per il ritorno l’itinerario per il ghiacciaio di Laveciau, più battuto rispetto alla vecchia via normale, oltre a essere in condizioni migliori. Ad ogni modo sulla Schiena d’Asino all’altezza della Becca di Montcorvè, come descritto in relazione, i due itinerari (tre compresa la via ferrata) si uniscono. Crepacce chiuse su tutto il ghiacciaio, compresa la terminale. Nessuna difficoltà nel superamento. Ottime condizioni e perfetto rigelo. Si giunge così alla base dell’affioramento roccioso sommitale con la Madonnina di vetta da una parte e la punta principale, molto meno frequentata, dall’altra. Fin qui valuterei F la difficoltà (ovviamente può cambiare in base alle condizioni della terminale). Qui abbiamo tolto i ramponi per la totale assenza di neve. Consiglio inoltre di posare zaini e racchette e di avere le mani libere. Abbiamo seguito, come indicato in relazione, il percorso “obbligato” andata-ritorno per la Madonnina, per traccia su rocce senza riferimenti particolari o bolli, ma seguendo il flusso di cordate. Una paretina facile attrezzata con pioli metallici porta brevemente alla vetta (presente sosta su gradone appena dopo la paretina). Discesa per roccette con un primo balzo non attrezzato, poi su cengetta con nuovissimi ancoraggi dove si può far passare la corda. Ci sono almeno due passaggi non banali da affrontare con la dovuta concentrazione per l’esposizione importante. Richiesta un minimo di dimestichezza con la corda per farsi protezione. Superata la parte con ancoraggi si giunge nuovamente al colle “di sosta” e poi giù per l’interminabile discesa a Pont. Partiti dal Vittorio Emanuele alle 5, arrivati in punta alle 10:30.
La traversata della vetta per la Madonnina non è banale e, personalmente, F+ è una valutazione un po’ bassa per il breve ma intenso tratto in discesa. Bisogna tener conto in primis della forte esposizione e per i meno esperti dell’assenza di cavi fissi e di pioli. Da non sottovalutare anche gli intasamenti causati dal traffico di cordate.
Montagna leggendaria sempre nei racconti del mio vecchio, finalmente in vetta per la prima volta e con grande emozione. Rifugio Vittorio Emanuele voto 10. Con la mia compagna di cordata Vale, sempre più affiatati, e in compagnia di Nick, Betty ed Ele. Gruppo compatto, determinato ed altruista.