Da Noasca si imbocca la mulattiera che si inoltra nel lariceto (segnavia 548, quota 1056 m). Si esce dal bosco e poco dopo si incontra la borgata Sassa (30 min, 1353m). Si continua la mulattiera, lasciandosi a sinistra la deviazione per Balmarossa, fino a quando questa si divide: ci si tiene sulla sinistra in salita e si segue il sentiero che con lunghi e numerosi tornanti arriva alla casa reale di caccia del Gran Piano (circa 3h, 2220 m).
Attraversato il pianoro, tenendosi sulla sinistra, si imbocca il sentiero 550 (Alta Via del Canavese) che scende fino ad attraversare il rio Ciamossereto e con pochi brevi tornanti risale fino a svoltare nel vallone del Roc.
A questo punto il sentiero percorre un ampio semicerchio pianeggiante: si supera, lasciandosi a destra, il bivio per il bivacco Giraudo e, imboccato il sentiero n 542, si giunge al colle Sià (m 2227, 5h circa). Svalicato il colle, il sentiero scende verso Ceresole: lo si segue fino al pianoro Prà del Cres (m 2002), dove si imbocca, sulla sinistra, la GTA (543) che si inoltra nel bosco di larici. Questa, dopo un primo tratto, ritorna nel vallone del Roc, e uscita dal bosco, attraversa il rio Roc, passa sul versante opposto e arriva al Borgo Vecchio (circa 6,5 h, 1567m ).
Si prosegue sul versante sinistro idrografico la GTA, che si inoltra nel bosco di latifoglie, e oltrepassate la borgate Cappelle, Moia e Maison arriva alla borgata Vaira. Poco oltre la GTA percorre i tornanti della strada sterrata che sale da Balmarossa: quando questa diventa asfaltata occorre scendere sulla sinistra per il sentiero (poco evidente, segno su albero a dx) che in breve arriva sulla statale poco a monte del parcheggio (8h).
- Cartografia:
- IGC,carta dei sentieri n 101, 1:25000, Gran Paradiso, Grivola, Cogne