Si tratta di un'ascensione che si svolge in prevalenza su ghiacciaio, con un tratto di misto (alcuni facili passaggi su rocce gradinate) per raggiungere la forcella di quota 3250 m sulla cresta Sud-Ovest ed una cresta nevosa stretta ed esposta nel tratto finale, che richiede un minimo di esperienza e sicurezza di piede.
Parcheggiata l’auto nei pressi del Lago di Neves, si inizia seguendo inizialmente la strada di servizio che contorna la sponda orientale del lago, raggiungendo la Malga Comunale a circa 1860 m. Da qui si prosegue lungo il sentiero (con segnavia 26) che sale sulla destra del vallone, superando un bel bosco con una fitta serie di tornanti uscendo su un vasto pianoro erboso. Si prosegue per pascoli e pendii erbosi e poi per pietraie, puntando all’evidente colle, il Passo Ponte di Ghiaccio dove è situato il Rifugio Ponte di Ghiaccio m. 2545 (ore 2 dal Lago di Neves).
Dal Rifugio si segue il sentiero con segnavia 1 e indicazioni per il Gran Pilastro (Hochfeiler), salendo a mezza costa sulla destra nel vallone Untergries, attraversando tratti erbosi e poi una ripida rampa detritica fino a raggiungere l’ampia Forcella di Punta Bianca m. 2928.
Dalla forcella si vede bene il Gran Pilastro e la parte rimanente dell’itinerario da seguire. Si scende su neve e/o pietrame fino a raggiungere il sottostante ghiacciaio (la Vedretta del Gran Pilastro). Si attraversa il ghiacciaio con un largo semicerchio verso destra seguendo le tracce esistenti (attenzione all’attraversamento di alcuni grossi crepacci),
Usciti dal ghiacciaio si sale una rampa rocciosa con grossi pietroni sulla destra, seguendo gli ometti presenti sul posto, proseguendo su un pendio nevoso abbastanza ripido si raggiunge un intaglio a quota 3250 m. sulla cresta Sud-Ovest del Gran Pilastro. Piegando a destra si segue il nevoso filo di cresta (solitamente è presente una buona pista) che nella parte finale diventa più stretto ed esposto, fino a raggiungere la vetta, dove si trova una grande croce in legno.
In discesa si ripercorre a ritroso lo stesso itinerario di salita.
Questa cima per gli alpinisti tedeschi è nota anche come Hochfeiler, che significa letteralmente "cresta affilata".
- Cartografia:
- carta Tabacco foglio 37
- Bibliografia:
- Alpi Aurine (Guida dei Monti d'Italia CAI/TCI)