I due valloni di salita e discesa sono superbi e selvaggi, il sentiero PR e GR che li percorre è dolce e ben percorribile. La Grand Bérard si sale lungo la cresta sud, su terreno infido, tenendosi sempre sul versante ovest e il più possibile vicino alla cresta, nella parte terminale su di essa (qualche breve passo di II grado nel finale). Con neve o ghiaccio le difficoltà aumentano e sono necessari piccozza e ramponi.
Subito dopo il pont du Berard parte il sentiero sulla sx della strada (palina del PR Tour du Grand Bérard) il sentiero si innalza e poi diventa pianeggiante, scende leggermente fino al livello del ruscello a quota 2000 m. circa, sx orografica, e passa dall’altro lato proseguendo sulla dx orografica.
Sale dolce lungo tutto il selvaggio Vallon du Bérard, ogni tanto diventa traccia nelle pietraie ma appaiono degli ometti quando servono. Intanto alla nostra destra si fa sempre più imponente la nostra meta.
Il sentiero quando arriva alla testata del vallone, dopo una serie di lunghi tornanti, passa di nuovo sulla sx orografica del ruscello e sale a tornanti e traversi l’ultimo erto pendio sino a sbucare al Pas du Reverdillon m.2825 (palina), tra la Chalanche a sx e Le Grand Bérard a dx.
Dal passo appare la lunga e ripida cresta sud del Grand Bérard, la cresta è divisa in tre risalti, ma per effetto ottico sembra una sola cresta continua.
Si segue la traccia di sentiero verso dx/nord che porta verso la cima, si rimane sempre sul lato sx/ovest della montagna. La traccia supera il primo risalto a sx e diventa sempre più esile, rimane solo qualche traccia e degli ometti, tanti, che a volte possono confondere, il terreno è delicato e la roccia è decisamente scadente, accertarsi sempre della tenuta di dove si mettono i piedi e dove ci si tiene.
Si supera il secondo risalto più o meno direttamente, è meglio rimanere in prossimità della cresta e non addentrarsi nel fianco ovest della montagna dove c’è più detrito.
Dopo il secondo risalto, su un colletto in piano, non farsi attrarre da una traccia esile ed esposta che va in piano verso ovest, ometto al suo finale all’orizzonte dove gira il versante, ma salire, sempre rimanendo a sx della cresta, in un pendio/canale tra gradini rocciosi e sfasciumi, e puntare ad un ometto obliquando verso sx, da qui per cenge, sfasciumi e saltini rocciosi (brevi passi I-II) andare di nuove verso la cresta e salirla fino alla cima dove è meno ripida.
Se si percorre invece la traccia orizzontale verso sx, girato il crinale, non proseguire sul versante Ovest, ma salire sullo spigolo poco pronunciato (brevi passi di I-II) raggiungendo il filo di cresta a monte del canale.
In vetta c’è un grande ometto in pietre e un grosso segnale geodetico. E’ la cima più alta della catena del Parpaillon, si gode di un grande e ampio panorama.
Dalla cima si ritorna al Pas du Reverdillon facendo molta attenzione visto il tipo di terreno.
Discesa: lungo il percorso di salita oppure compiendo un anello nel superbo Vallon du Parpaillon.
In questo caso si scende verso ovest/dx, seguendo il sentiero PR. Il sentiero si perde quando attraversa una grossa colata di pietre e terra dura scesa dalla Chalanche, ma la si attraversa seguendo qualche traccia e facendo un po di attenzione, lo si ritrova dopo più in basso e di nuovo ben marcato, si arriva in un verde pianoro e ci si immette sul GR-6 56 (palina e segnavia) che va a sx al Col de La Pare e a dx scende lungo il bellissimo Vallon du Parpaillon. Noi scendiamo a dx nella vallone del Parpaillon sul bellissimo, dolce e lungo sentiero. Giunti quasi in fondo, ad una malga il sentiero diventa strada sterrata, attraversa il ruscello, e seguendola ci si va ad immettere sulla strada sterrata che sale al Tunnel du Parpaillon, nei pressi della Cabane du Parpaillon.
Non rimane ora che percorrerla verso dx in discesa fino ad arrivare al Pont du Bérard dove si ritorna all’auto concludendo l’anello del Tour du Grand Bérard.
E’ ovviamente possibile salire e scendere dal vallon du Parpaillon, partendo della Cabane du Parpaillon 2030 m, abbreviando il dislivello.
- Cartografia:
- IGN 1:25.000 3538 ET
- Bibliografia:
- Les plus belles randonnées des Alpes du Sud