- Accesso stradale
- ok
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Viste le previsioni siamo tornati al Gran Etret che avevamo fatto 3 mesi fa su crosta.
La prima parte è un su e giù su neve dura che da da pensare al pensiero del ritorno, ma comunque non ci sono pietre scoperte dove si passa.
Il vallone ha neve buona, ma sotto la Seiva c’è una grossa valanga per il distacco della sua parete est che ha riempito il centro valle.
Arrivati al ghiacciaio siamo finiti in un nuvolone con qualche fiocco di neve. Crosta portante coperta da neve farinosa nella parte alta. Ci siamo fermati verso i 3100 per essere sicuri di non sbagliare la via di discesa nella nebbia.
Con visibilità buona sarebbe stato da 4 stelle, da metà ghiacciaio comunque qualcosa in più si vedeva.
Nel vallone abbiamo ritrovato il sole e il piacere di scegliere il posto migliore per pennellare.
Parte finale fatta sulla destra orografica su crosta più o meno portante ma sempre sciabile.