Grand Etret (Testa del) da Pont Valsavarenche

Giornata freddissima in Valsavaranche. Al colle ho patito davvero tanto freddo, e nella prima parte della discesa, con il vento non forte ma freddissimo contro, mi si congelava la faccia.
Salita. Neve ancora abbondante alla partenza, le piste da fondo sono ancora pienamente attive. Nel tratto ravanoso, la traccia è buona sia per la salita che per la discesa, ma, pur salendo dopo le 11, era gelata e lisciata dai passaggi in discesa. Consiglio di mettere i coltelli alla prima difficoltà, perché ne seguono tante altre. Usciti dalla vegetazione, nessun problema fino al colle. La morfologia della parte alta è drammaticamente cambiata: con il drastico calo del livello del ghiacciaio, la salita sulla sinistra è diventata complicata, e infatti non era salito nessuno. A destra si è aperto un crepaccio sotto il colletto finale, ma taglia solo metà del canale e quindi si passa facilmente. Però dal colletto la salita alla Testa è molto complicata, richiede ramponi e picca. E infatti si sono fermati tutti lì.
Discesa. Oggi ero solo, ma le tracce di discesa sono già almeno un centinaio. Spostandomi tutto sulla destra orografica, ho trovato ancora ampi spazi di farina intonsa sul ghiacciaio. Poi ancora un po’ di spazi sotto, ma presto il fondo del vallone è completamente tracciato. Le zone laterali sarebbero ancora intonse, ma è crostaccia, non è una buona idea. Infine, lungo la traccia obbligata nella parte bassa, neve ancora ghiacciata alle 14…. non un granché. Finale sulla pista di fondo pattinando.