Da Nevache lo spostamento è notevole e pertanto poco remunerativo, per cui conviene effettuare la gita quando si può salire almeno fino al bivio del Rately (ref. Buffère) m. 1.770 o meglio ancora fino a La Basse Sausse-Pont de la Souchère m. 1.813. Quando la pista di fondo della valle non è più praticabile e la strada è già pulita (dopo metà aprile) si può salire fino a Fontcouverte (Refuge) m. 1.857, ma in tal caso la prima parte della salita sia sul sentiero del Chardonnet-Chalets du Queyrellin che su quello verso gli chalets de Lauraux sarà già priva di neve.
Con innevamento da La Basse Sausse attraversare il Pont de la Souchère e seguire il percorso verso il Refuge du Chardonnet, sempre ben battuto e quindi facile in salita e ben sciabile in discesa anche se un po’ stretto.
Dal Pont de la Souchère seguire il percorso battuto, inizialmente in piano fino al primo casotto, poi in salita costante; si passa a Les Granges, poi sopra agli chalets de Lauraux (dove giunge anche un percorso da Fontcouverte); proseguendo si aggira un costone che porta nel vallone del Raisin dove si supera una passerella m. 2.147 ed appena sopra si perviene al Refuge du Chardonnet m. 2.223 (al medesimo si può giungere anche da Fontcouverte-Chalets du Queyrellin).
Dal rifugio salire subito un piccolo dosso soprastante, attraversare il breve pianoro verso N in direzione dell’evidente valloncello della Grand Manche racchiuso dalle pronunciate creste du Diable e du Raisin. Salire la rampa che porta nel vallone e successivamente seguire con intuizione un percorso che si tiene nella parte bassa del valloncello evitando i dossi pronunciati e facilmente si giunge in un breve risalto che precede il falsopiano alla base dell’ultimo pendio. Risalire il risalto, meglio al centro per evitare eventuali colate dalle pronunciate pareti laterali, superare il falsopiano e valutare le condizioni dell’ultimo pendio. Se sicure salire il pendio ripido finale, 100 m S3, che da accesso o al colle di sinistra o a quello di destra; da quest’ultimo (ovest), se innevata, si può ancora salire la dorsale che si restringe a crestina molto esposta fino alla base delle roccette terminali dello spuntone tra i due colli, poi facilmente scalabili fino in sommità e così pure se si è raggiunto l’altro colle.
Discesa per l’itinerario di salita, scegliendosi le condizioni migliori di esposizione e valutando sempre le condizioni di sicurezza dei pendii.
Dai colli, per gli amanti dello sci ripido, si può’ scendere nel Vallon de la Moulette, altra famosa zona di arrampicata e rientrare risalendo attraverso il col de Roche Noire; diversi tratti di S4; prestare attenzione alle valanghe.
- Cartografia:
- 3535 Névache
- Bibliografia:
- nessuna