Grand Pays da Clemensod

Avventura finita bene….partiti dal tornante ed inoltrati nello scomodo bosco, per poi scoprire che proseguendo per la carrozzabile in auto per 1 km saremmo arrivati ad una comoda interpoderale….salita senza problemi sino in punta anche grazie ai quattro scialpinisti che han battuto i 20-30 cm di farina.In discesa ci siamo diretti verso il lato opposto per effettuare un giro ad anello, pietre per i primi 20 mt poi bella farina con fondo a volte sconnesso per via di lastre da vento, sino alle baite nessun problema poi seguendo le indicazioni del libro “scialpinismo in val d’aosta” ci siamo spostati a “dx per evitare un salto roccioso” siamo scesi sino a mt 2200 e ci siamo resi conto che eravamo proprio sul salto roccioso, con fatica e problemi di pelli che col freddo intenso tendevano a staccarsi, abbiamo risalito circa 250-300 mt per tornare in alto e valutare il canale migliore per scenderere, che abbiamo trovato spostandoci molto a sinistra rispetto alle baite, passando sotto pendii poco rassicurandi ed imboccando fortunatamente il suddetto canale, pericoloso anche per valanghe, che comunque ci ha permesso di scendere fino al torrente, pur con parecchie difficoltà. Abbiamo proseguito sul versante opposto e lì ci siamo resi conto che il “salto roccioso” indicato con una certa faciloneria dalla guida era un realtà una fascia rocciosa di circa un 1 km non praticabile con gli sci e che il pssaggio indicato dalla suddetta guida è in effetti un canale molto ripido difficile da individuare dall’alto e da scendere con neve sicura, siamo arrivati alla macchina quasi al buio. SCONSIGLIO VIVAMENTE DI EFFETTUARE TALE ITINERARIO IN DISCESA A CHI NON CONOSCE BENE IL PERCORSO. Valutazione media neve in discesa 85/100.

In compagnia di Filo, Ausilia ed Ennio, Marita, a cui chiedo nuovamente scusa per averli coinvolti in una discesa piena d’incognite.