Grand Pays da Lignan

Saliti passando da alpe Fontin e poi Collet, in pratica non si pesta neve, solo piccoli innocui nevai già “pestati”. Conviene seguire i bollini rosa fluo, che portano a piegare a destra poco prima del collet. Poi i bollini scompaiono ma per la cima conviene restare sul lato destro della larga dorsale, inizialmente di buona pendenza ma su terreno facile (erboso a zolle, tracce di animali), poi di pendenza moderata e priva di neve se ci si tiene sulla larga cresta. Dalla cima, fatta da diversi piccoli risalti di roccia chiara, siamo scesi al col Lechè per dorsale su neve recente (20-30 cm) senza difficoltà (consigliate solo le ghette) che cessa poco prima del colle, poi dal colle conviene scendere dritto per dritto un primo tratto su neve più abbondante e sfondosa (meglio scenderla che salirla), raggiungendo una specie di terrazzo erboso che si può seguire verso destra (va poi a definirsi come una piccola dorsale) fino all’alpeggio traversando solo un facile nevaio (non conviene seguire il tracciato del sentiero che taglia ripidi nevai verso il centro della comba). Per evitare uno scomodo traverso su neve, dall’alpeggio conviene seguire i bollini arancioni e non le frecce gialle (che fanno fare il giro largo a sinistra passando da un capannone di lamiera con pavimento crollato), infatti poco sotto i 2 percorsi si ricongiungono e su larga mulattiera priva di neve si ritorna alla stradina.

Meteo poco incoraggiante al mattino, con nebbione oltre i 2000, poi come previsto si è lentamente aperto. In cima in meno di 3 h. Con Angelo, entrambi per la prima volta in zona… da tornare!