Dal park di Grattais 1790 m, col bel sentiero ed un ultimo tratto su sterrata, al refuge du Vallonbrun 2270 m. Da quì indicazioni per il sito “Pierre aux pieds” 2750 m. che si raggiunge con un lungo traverso e serpentine finali dell’ottimo e panoramico sentiero. Alle spalle del masso erratico, fittamente inciso tra il 700 ed il 200 a.C. come recita il pannello esplicativo, il torrione sommitale del Grand Roc Noir, è visibile al termine della lunga cresta che costituisce l’itinerario. Una debole traccia, al sommo del dosso morenico, porta al primo risalto di sfasciumi, ometti e tracce di camosci invitano al percorso migliore sempre comunque sul filo della cresta che divide i 2 valloni. Si alternano tratti ripidi e franosi (utili i bastoncini) a tratti piatti ed ampi sempre con ometti fino a quando la cresta diviene abbastanza sottile e di roccia più solida ed esposta. A dx si vede il ripido canale nevoso del percorso sciistico che sbocca sulla cresta a dx della vetta (altra possibilità di salita se innevato). Giunti ad un netto intaglio alla base di un arcigno salto della cresta, traversare pochi metri a dx per imboccare l’evidente ed un po’ repulsivo canale di rocce nere da trattare con cautela che portano alla ormai vicina vetta. Poche possibilità di assicurazione.
Discesa: per l’itinerario di salita oppure sul versante est del torrione sommitale, su rocce poco stabili (sosta per una calata in doppia di 25 m) fino al colletto dove termina il canalino nevoso del percorso sciistico. Quindi, lungo questo alla “Pierre aux pieds” toccando i resti del ghiacciaio du Pisselerand. In questo caso utili picozza e ramponi per il ripido canale se innevato.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo e Moncenisio - Vanoise