Itinerario che si svolge in ambiente isolato, in parte su ghiacciaio ed in zone con marcato pericolo oggettivo di valanghe.
Refuge Adele Planchard (3176m): senza riscaldamento, coperte presenti. Il rifugio verrà restrutturato durante l'estate 2024
Giorno 1:
Salire al rifugio Adèle Planchard (3170 m) attraverso il Pas d’Anna Falque, il rifugio dell’Alpe (che si può anche lasciare a sinistra quando si raggiungono le sponde della Romanche verso i 1960 m), Valfourche , il Vallon de la Plate des Agneaux che lasciamo intorno ai 2450 m per risalire una serie di canali non esposti (35°) che conducono ad una zona pianeggiante intorno ai 2900 m da dove si raggiunge facilmente il rifugio tirando a sinistra. Salita molto lunga, 6 ore e circa 15km, partenza presto!
Giorno 2:
Salita alla Pointe Brevoort de la Gde Ruine (3765 m) attraverso l’omonimo ghiacciaio, lasciato gli sci 100 m sotto la vetta raggiungibile tramite un breve ma ripido canale (50°) poi una dolce cresta nevosa o mista. Scendere tirando bene a destra per attraversare il Col des Neiges (3300 m) facendo attenzione alla terminale in discesa dal colle. Puntare al Col de la Casse Déserte, (40-45°). Scendere il versante W (Chatelleret) del colle (40-45°). Sotto il passaggio dei seracchi si tira a destra per passare ai piedi di 2 speroni ben visibili e rimettere le pelli su un pianoro intorno ai 2950 m.
Poi risalire tirando a destra verso il Col de la Grande Ruine, sci sul sacco da 3100 m (lingue di neve alle sbarre, 40°-45°, abbastanza esposte in alto). La fine è quasi orizzontale a destra. Dal colle (evidente rientranza), ridiscendere verso N attraverso il magnifico ghiacciaio del Clot des Cavales (meno crepacciato che sulla carta IGN, max. 35°) sotto le pareti N del Pic Maître e della Roche Méane, si arriva al valle del Col du Pavé non resta che scivolare lungo un dolce pendio fino a Valfourche da dove si raggiunge il punto di partenza.