Bella salita di cresta, relativamente breve ma immersa in un bellissimo ambiente! Prima parte in comune con la via normale, segnalata da numerosi ometti, poi si devia verso il Col des Neiges, puntando molto a sinistra. Da qui al momento si scende per sfasciumi, risalendo poi verso il Col de la Casse Déserte su nevaio. In assenza di neve come l’abbiamo trovata noi la roccia è un po’ marcia, meglio stare sulla destra del canalino detritico (c’è uno spit che indica la zona migliore per passare, e anche almeno altri 5/6 spit o chiodi per arrivare al colle). Dal colle si traversa in orizzontale, poi si risale verso un diedro/fessura obliqua a sinistra, rimanendo a destra del gendarme bifido. Si aggira a sinistra il gendarme successivo, poi inizia la cresta vera e propria. La roccia qui è ottima e abbastanza proteggibile, rimanendo sempre sul filo di cresta o leggermente sul versante SE (c’è qualche chiodo e un paio di friend incastrati), tra diedri e gendarmi.
Noi abbiamo fatto sempre conserva protetta con qualche attenzione nei passaggi un po’più duri (IV+).
Dalla cima bellissimo panorama sulla Meije e la Barre des Écrins, oggi disturbato da una nevicata passeggera nonostante la temperatura gradevole.
Discesa per la normale, in buone condizioni, facendo una doppia sulla bastionata rocciosa (corda da 60m giusta) per non intralciare un’altra cordata.
Rifugio-cima 4h30′, discesa al rifugio 1h30′.
Rifugio Adele Planchard ottimo, un po’ vecchio stile ma personale gentile e si mangia benissimo.
Con Lory