- Accesso stradale
- Diga Serrù
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
5 stelle sulla sciabilità si mettono perchè ci si diverte! E Ivano e Claudio si sono molto divertiti. Rigelo nullo, dormito in zona per salire col fresco e un minimo di neve solida. Partiti ore 3 e 45 (9 gradi). Le prime tracce di neve duretta appena sotto Col d’Oin. Passati in Francia, pure il ghiacciaio della Vacca sfonda (ore 6 e mezza!). Comunque sia: Claudio traccia la via dritta verso la spalla, io seguo e dietro 3 baldi snowboardisti, infine Guido. In cima, io e Claudio decidiamo per la normale dato lo sfondò conclamato dello scivolo nord-est, i giovanotti e Guido invece si lanciano con slancio per la nord est. Per la normale: Come sempre il mitico primo tratto: marmoreo e grippante. Traversato il ghiacciaio ci spostiamo risalendo verso il sentiero estivo, come al solito INTONSO (santa pigrizia dei più!) e via: un bel divertimento su neve bella marcia ma davvero divertente (più veloci delle slavine “lente” che staccavamo ad ogni curva). Alla fine: attesa di fine slavine e poi un Colluret piuttosto adrenalinico. Tanta neve, Colle Nivolet assolutamente chiuso, peccato per zero termico.