- Accesso stradale
- Strada aperta fino al Nivolet
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Bagnata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Un bel venticello fresco mi accoglie al Lago Serrù, il cielo è sereno, la motivazione ragguardevole. Come prima cosa sbaglio il sentiero, stando basso, così per 100 mt ravano per prendere il sentiero alto. Arrivo con le scarpette fino al Pian della Ballotta, ma in discesa il terzo alto del canalino è sciabile fino all’altezza del rifugio. 250 mt scarsi di portage in salita, 170 in discesa, un lusso. Dal piano neve continua fino in cima. Sino a lì non ho visto anime. Dal pianoro glaciale vedo due puntini sulla parete. Due umani senza sci! La traccia è risolta. Salgo bene sulle loro peste. La neve inizia a cuocersi ma non sfonda. Arrivo in cima ma si sono dissolti. Li vedo poi che traversano nel vallone dell’Arc. Alle 10 inizio a scendere. Ottime le curve expo NW, l’ingresso in parete (NE) è bello dritto quest’anno e molto cotto dal sole. Faccio la prima curva e parto con un bel mucchio di neve… Mi fermo e provo a traversare a sx, meglio. Scendendo la neve si fa più stabile e trasformata. Un po’ rigolata ma, così ammorbidita, è ben sciabile. Poi fin giù sempre neve estiva, ben rinvenuta, rossa di sabbia , ben sciabile. Le coppelle da pioggia non danno fastidio. Molto divertente il breve pezzo di canalino del Colluret fino al rifugio: stretto, dritto e con neve estiva saponosa.
Tutto, tutto solo, abbandonato dai soliti compagni, mi sono goduto una mattinata quasi perfetta. Partito dall’auto alle 5.40. Cima alle 9.45. Inizio discesa alle 10.10 (meglio anticipare, non più tardi!), all’auto alle 11.40. Strepitoso panino di vitel tonnè al rif. Mila alle 12,20.
Nessuno in giro a parte i 2 tracciatori, chissà perchè? Deve essersi sparsa la voce che è estate!
3 stelle meritate, stando abbottonato. Ma ci starebbero le 4, per meriti di calendario.