Nel canale sopra il Colle d'Ancoccia sono indispensabili piccozza e ramponi (da salire e scendere con attenzione) e lungo la cresta di misto che porta in cima, non difficile ma abbastanza affilata ed aerea.
Da Preit si inizia a risalire la strada che si snoda sul versante destro del Vallone del Preit, normalmente battuta da scialpinisti e ciaspolatori diretti verso il Colle del Preit.
Il primo tratto è quasi pianeggiante, si trascura una diramazione a sinistra presso un ponte a quota 1596 m. e si prosegue nel vallone principale, dove la strada inizia a prendere quota con diversi tornanti, raggiungendo le Grange Servino m. 1817.
Dalle grange occorre si continua a seguire la stradina che ora volge verso sinistra, e attraversa il ripido versante Sud-Est del Monte Cassorso (occorre prestare attenzione alla qualità della neve e che i pendii soprastanti non siano carichi di neve instabile !).
Superato questo traverso, che in condizioni di abbondante innevamento potrebbe rivelarsi insidioso e delicato, si riprende la stradina che sale gradualmente e senza strappi all’ampia spianata del Colle del Preit m. 2083.
Dal Colle, oltrepassato l’agriturismo la Meja, si deve abbandonare la pista che porta verso le Grange Ciampasso e il Bodoira (sulla nostra destra), scendendo verso il fondovalle sulla nostra sinistra in direzione di un ponticello di legno ben visibile dall’alto. Valicato il ponticello, inizia la risalita del Vallone Margherina, toccando dopo una ventina di minuti il Gias Margherina.
Ci si porta ancora più a sinistra verso la base della Rocca la Meja (davvero bella e dolomitica…piacevole sia da fotografare che da salire !) e proseguiamo nel Vallone fino a raggiungere il Colle d’Ancoccia.
Dal Colle non si vede ancora la cima del Becco Grande, ma solo il canale di salita. Saliamo sulla sinistra un pendio nevoso fino alla base di una paretina rocciosa, poi aggiriamo la parete sulla destra ed entriamo in un pendio canale piuttosto ripido (tratti fino a 45°) su neve (oppure erba affiorante e roccette) fino a raggiungere la cresta Ovest.
Ora il percorso è piuttosto evidente, seguendo il filo di cresta, tocchiamo prima un’anticima poi proseguiamo su una sottile e bella cresta nevosa, a tratti piuttosto aerea che dopo alcuni passaggi su roccette esposte (qualche facile passaggio) porta sulla cima ovest di questa bella montagna, sormontata da un semplice ometto di pietre, senza croci o statue. (ore 4,30 / 5,00 da Preit di Canosio alla cima).
Per la discesa, seguito il primo tratto della cresta Ovest, si può ridiscendere il canale percorso in salita (se la neve è in buone condizioni), oppure scendere lungo la cresta, aggirando sulla destra alcune frastagliature e roccette su terreno un pò aereo ma non difficile, volgendo poi a sinistra per un pendio abbastanza ripido fino a raggiungere il Colletto della Meja.
Dal colletto si scende a destra, raggiungendo le nostre tracce di salita, ritornando prima al Colle del Preit e quindi a Preit. C’è anche un percorso alternativo, scendendo dal Vallone Margerina, prima di scendere verso il Colle del Preit, si segue uno spallone (di solito con tracce) fino a raggiungere il Passaggio del Preit m. 2147, e da qui prima un facile pendio e poi una stradina, superando prima le Grange Culausa e Selvest poi riporta al ponte di quota 1596 m. dove si riprende la strada principale e si rientra a Preit.
- Cartografia:
- IGC foglio 112