Grande Gliere (la) Via Normale per la Cresta SE

Grande Gliere (la) Via Normale per la Cresta SE
La gita
m-gulliver
15/08/2018

Noi abbiamo raggiunto il rifugio da Bellecombe, utilizzando la navetta, che abbrevia di molto lo sviluppo del percorso ed evita una barbosa risalita il secondo giorno (10,80 euro A/R). Volendo, senza costi aggiuntivi, molte corse salgono direttamente da Termignon.
Ho riportato la quotazione di vari “topos” francesi e di C2C, ma preciso che è un “PD francese”. Personalmente non mi è parso tanto più facile della normale del Visolotto ma decisamente più ingaggioso.
La salita del Col des Schistes è oggettivamente pericolosa: il terreno è franoso e molto ripido. Il primo sperone è di roccia discreta ma noi l’abbiamo trovata bagnata e molto scivolosa e ci ha preso tempo. Il ghiacciaio è ancora in neve ma il canale finale che porta al col de la Gliere (20 m) è ormai secco e in terriccio franoso, fortunatamente c’è una corda fissa che aiuta non poco (ma ancorata ad un masso di dubbia tenuta).
La roccia della cresta finale, a parte i primi metri, è invece spettacolare. A dispetto della ripidezza che si apprezza da sotto raramente c’è esposizione perché il filo è molto largo e si divaga spesso. Il primo passo di III+ e quello di III dopo la Vergine hanno una corda fissa che evita di fare delle brevi doppie in discesa.
Viste la buone condizioni, noi siamo scesi dal ghiacciaio, pestando pochi metri di ghiaccio solo al fondo. Si scende bene con le catene lungo le rocce montonate (utili ma non indispensabili). Da dove la traccia si innesta alla GR per tornare al rifugio c’è da risalire 150 m, con un discreto sviluppo (mezz’ora).
Gita completa, poco difficile ma per niente banale, molto consigliabile. Non fatevi ingannare dal poco sviluppo e del dislivello contenuto, prende i suoi tempi.

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