- Accesso stradale
- arrivato in auto a Planaval
Dopo il bel viaggio in Kirgystan e la salita al Pik Lenin (di cui scriverò a parte) rieccomi qui sulle nostre Alpi, appena rientrato, sono ripartito per la Valle d’Aosta, ospite di un mio amico genovese. Oltre ad incontrare un vecchio amico ho deciso di salire anche la Grande Rochere da Planaval. Lasciata l’auto a Planaval ho seguito la stradina sterrata per l’Alpe Rantin e la Capanna Bonalè. Io ho seguito l’itinerario 1, e come ha scritto Enrico nel post precedente, di segni gialli e ometti nella conca dopo la Capanna Bonalè…nemmeno l’ombra ! Cara Pr18…ma dove li avevi visti ?? Non c’è problema comunque, dato che ho una certa esperienza di montagna e so trovare l’itinerario e/o la via anche quando sono difficili da reperire. Dopo la Capanna Bonalè ho attraversato la conca detritica verso sinistra, ma non ho seguito la cresta come ha fatto Enrico, ho salito direttamente un ripido costolone erboso che mi ha portato in una seconda conca detritica, da dove si vede bene il ripido canalone di detriti e roccette che sale verso il colletto posto tra l’anticima (o Petite Rochere) e la vetta della Grande Rochere). Io ho risalito (faticosamente) tutto il canalone, di detriti e con qualche saltino roccioso e/o facili placchette che comportano qualche breve passo di arrampicata (I e II) fino al colletto, e poi per cresta e facili rocce ho raggiunto il segnale trigonometrico della cima. Nel canalone ho trovato delle tracce di passaggio e qualche ometto, non è difficile, ma è ripido e faticoso…spesso si fa un passo in avanti e…si scivola su pietrisco un metro indietro ! Occhio anche alle eventuali scariche di pietre, se salite e scendete nel canale (come ho fatto io) avere un casco al seguito non è poi un’idea da buttare…! Una giornata piuttosto calda e con un cielo poco nuvoloso, per fortuna c’era vento nella parte alta. Nonostante le nuvole, il panorama osservato dalla cima è stato comunque di primordine, peccato solo che il Bianco fosse coperto. La salita e questa montagna mi sono piaciute, nonostante il terreno pietroso e ripido non sia dei più invitanti, infatti metto 4 stelle come gradimento complessivo. Come immaginavo non ho incontrato nessuno, sia durante la salita che in cima…è una montagna davvero poco frequentata, anche se una salita la merita, non fosse altro che per lo splendido panorama che è possibile ammirare dalla cima.
Ho fatto questa piacevole gita in solitaria, il mio amico aveva poca voglia di muoversi oggi, e poi quando gli ho detto…1600 metri di dislivello, ripide pietraie e 5/6 ore di salita…mi ha detto “vai pure e divertiti”! E così è stato infatti ! A mio avviso, la parte alta di questo itinerario e il canalone, sono da considerarsi F e non EE. Da fare con attenzione se la roccia è bagnata o innevata.