- Accesso stradale
- X accedere a Le Saut si prende una stradina fra due gallerie para valanghe.
Le condizioni di oggi erano ottime, niente neve o ghiaccio sul percorso. In queste condizioni la gita è una escursionistica che pretende abitudine all’attraversamento di semplici roccette e alla quota, con un dislivello che inizia ad essere impegnativo e pendii faticosamente ripidi.
La traccia è sempre ben battuta ed evidente e, cosa incredibile per la quota, il terreno su cui si cammina è sempre ben fermo. Anche nelle parti ripide non tendeva a smuovere come a volte capita su certi, terribilmente faticosi, dove metti un piede per fare un passo e scivoli indietro di due.
Basta poco però xché la musica cambi sensibilmente: la roccia e il terreno ieri erano una fanghiglia su cui si camminava bene (sempre ben fermo) ma sarebbero bastati pochi gradi in meno x rendere il tutto una lastra gelata pericolosamente scivolosa. In modo particolare il pendio finale è una pala ferocemente ripida che prende Il sole a fine mattinata (è praticamente esposta a nord). I ramponi potrebbero essere sempre utili a sorpresa. Noi li avevamo ma le temperature non li hanno resi necessari.
Giornata senza una nuvola: vista pazzesca perché la vetta non ha niente di così alto vicino. Vetta molto frequentata. Visto diversa gente “scoppiata” ferma lungo l’itinerario. Visto 2 cordate attraversare il ghiacciaio andando ad aggirare la pala di vetta dal lato italiano.