Grandes Jorasses – Via Macintyre-Colton

Grandes Jorasses – Via Macintyre-Colton
La gita
simonecima
5 13/09/2014

Credo che le condizioni si stiano leggermente degradando ma rimangono straordinarie.
La terminale è cambiata: la prima rimane,come un paio di settimane or sono, un corto muro strapiombante piuttosto facile.
La seconda, sempre facile a mio avviso, un muro di 20 metri a 90/95 ma con un diedro che permette una scalata agevole e spettacolare!!
Neve velocissima sui nevai, goulotte di partenza in polistirene poco denso e non facilmente chiodabile, nuovo nevaio veloce e tiro chiave effettivamente non proteggibile.
Il tratto chiave non è alto, la scalata e’ ovvia ma non si mette nulla, tranne un c3 alla base del verticale.
Si tratta di circa 18 metri di run- out dove è opportuno non fare pirlate….
Usciti su Extreme Dream, anche in questo caso in via di deterioramento ma ancora estremamente godibile.
Gli ultimi 100 metri dello sperone Walker, al sole senza vento e con gli amici sono stati un sogno ad occhi aperti….lLa discesa, che tanto mi spaventava per via delle mie condizioni articolari, e stata semplice e poco dolorosa…ma tanta neve marmellata!!

Noi tre picchiatelli ci siamo presentati al Leschaux in modo alquanto naïf: non siamo riusciti a rispondere giusto a nessuna delle domande della giovane gestrice del rifugio( avete il sacco a pelo….avete il sacco da bivacco….avete il materassino almeno…) .
In effetti la nostra strategia si è rivelata azzeccata e l’esperienza ne è risultata fantastica.
Una cordata di tre amici sorprendentemente veloce perché con poco materiale, pochi tiri sulla via siamo riusciti a riprendere cordate partite circa 2/3 ore prima di noi, facendo comunque una discreta coda ma arrivando in punta molto freschi e per nulla tirati.
Posso solo dire che le condizioni sono fuori dalla grazia del Signore: la discesa così ben tracciata e i pendii ben messia diminuiscono fortemente l’impegno globale della salita, permettendo una salita agile e leggera.
La seconda terminale è fenomenale, il tiro chiave non è estremo ma il polistirene non è più al top e necessità di fermezza mentale mentre gli altri tiri di Ex Dream sono da antologia: non sempre proteggibili, delicati e sui piedi, rigano il selvaggio anfiteatro terminale dove predomina l’elemento minerale.
Noi avevamo 6 rinvii, 10 viti medio corte , cam fino al 2, mono nei piedi.
Spazio alle note folk!
” Manco la fortuna, non il coraggio” ma questa volta l’italico ardore ha dato bella prova di se’ in territorio d’oltralpe!!!
Potentissima compagine piemontese, valdostana e anche nord- orientale a scorrazzare su per i muri della Nord delle JoJo.
Dal canto nostro, abbiamo continuato imperterriti a fare i beoti chiodati sia a salire che a scendere: un vero spasso e una grande libertà dell’anima!!!
Con il Dream Team composto da Erik Mosconi e Janpo EZMan !!!
Non riesco a ricordare una salita in cui tutto ma tutto è andato così bene ma il vero sconcerto è stata l’uscita dalla cornice: un sogno d’altro tempi…..

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