Il secondo giorno seguire la traccia per la Cassin fino a quota 2850m circa. Da qui deviare a dx (grandi crepacci) fin sulla verticale dello Sperone Croz. Superare la terminale e risalire i 100m di pendio nevoso fino al suo punto più alto.
Dal termine della rampa di neve traversare a sx una 50ina di metri e salire su facilmente in verticale fino a entrare in un evidente canale di roccia tutto sommato stabile (numerose soste e materiale d’abbandono). Giunti all’altezza della grande torre iniziare salire verso dx su roccia via via più marcia fino alla base dello scudo. Si attraversa in piano su roccia davvero brutta fino quasi al termine della cengia e si risale un sistema di fessure (V) in diagonale a dx (chiodo), dopo circa 15m continuare a traversare in piano a dx fino alle cenge da bivacco.
Da qui partono i tiri veri e propri
L1 6b risalti e diedro, abbandonare il diedro per le fessure a sx
L2 6b+ diedro con numerosi blocchi e pietre instabili, attenzione
L3 6b bella dulfer
L4 6c/+ 5 metri in diedro poi dritto sulla dx in direzione di un tetto. raggiunto questo traversare a sx, di nuovo diedro verso dx. Sosta su chiodi in una nicchia
L5-6 4/5 60-70m dalla nichia tornare 2m a sx salire qualche metro e andare nuovamente a dx per facile rampa. abbiamo spezzato in due il tiro per recuperare più facilmente il saccone. Sosta comoda e altra possibile cengia da bivacco
L7 6b diedro verso sx fino a una sosta a chiodi
L8 7a blocco a tache (chiodi, possibile A0) poi muro e diedro con qualche passo obbligato. sosta su spuntoni a dx per rimanere asciutti nel caso (probabile) che coli acqua
L9 6b sempre diedro con sezione più tecnica e obbligatoria. sosta su chiodi non bellissimi sotto il grande diedro strapiombante dell’uscita originale
L10 7c (Le Nez) andare a sx fino a un peker e 2 chiodi dopo i quali passare a sx (difficile) fino a una sosta a Spit con cordone bianco. da qui chiodi e spit su muro molto strapiombante con un paio di passi più delicati, il resto azzerabile. dall’ultimo chiodo per uscire serve decisione. sosta pochi metri sopra su spit e chiodo.
Da qui la via va molto a intuito.
Risalire il pendio sospeso di neve/ghiaccio fino al suo termine.
da qui ci sono diverse opzioni
1) Originale: traversare a sx per 50m e risalire una goulotte/roccia molto marcia verso dx fino alla spalla dela torre dove si incrocia la via slovena
2) scalare direttamente la torre 3/4 tiri 6a su roccia non buona
3) abbiamo traversato 40m a dx fino a uno sperone secondario di roccia abbastanza sana (max 4). seguirlo fino alla giunzione con la via Slovena
Da qui uscita in comune con la via slovena (soste presenti). La roccia è veramente pessima. In 4/5 tiri max 5 si arriva al colletto appena sotto la punta Croz.
Discesa
1) continuare fino alla punta whymper o alla Walker e scendere dalla normale
2) doppia dal colle, molte rocce instabili, attenzione. Abbastanza laboriosa, si trovano molte soste, tutte da verificare. prevedere materiale da abbandono. Ricongiungersi alla via normale appena prima del Reposoir
Materiale
1 corda da 60m e 1 cordino da recupero
2 serie di friend fino 1bd + 2-3
1 gioco di nut e qualche chiodo
1 picca a testa (3 in 2 se c’è ghiaccio)