Approfittando di questa seconda estate siamo saliti su questa montagna per noi ancora inesplorata. Qualche difficoltà iniziale in quanto non eravamo a conoscenza dei lavori svolti per ritracciare e sistemare il sentiero 702 da Chateau, così ne abbiamo imboccato uno vecchio e ormai in disuso segnato sulla carta IGC e marcato da bollini rossi che ci ha portato a perderci nei boschi sotto il rifugio Rey. Una volta raggiunta la sterrata abbiamo poi individuato il sentiero corretto e raggiunto in breve il rifugio. Da qui, salendo dritto per dritto la pista dismessa più a sinistra abbiamo raggiunto le pendici della pietraia sottostante la Grand’Hoche ritrovando così il sentiero da lì poi ottimamente marcato. Null’altro da segnalare se non che abbiamo trovato il così definito “obbrobrio” (pilone posizionato tra Grand’Hoche e Guglia d’Arbour per ricordare due giovani dell’alta valle mancati qualche anno fa) abbattuto, presumibilmente dal vento, e pronto a volare giù dalla parete nord. Abbiamo provveduto a spostarlo poco più in là e ne faccio qui segnalazione sperando che la notizia arrivi a coloro i quali abbiano interesse nel sistemarlo nuovamente al suo posto.
Ottima giornata con Marco, con il quale abbiamo molto apprezzato il nuovo bivacco, lasciandovi anche la nostra carta IGC in dotazione, più recente di quella già sul posto.