Grand’Hoche e Guglia d’Arbour da Chateau Beaulard

Grand’Hoche e Guglia d’Arbour da Chateau Beaulard
La gita
franco1457
5 26/07/2017
Accesso stradale
ok

Lunga ma bellissima escursione, a tratti impegnativa, in questi splendidi luoghi della Val Susa (a tratti sembrava di essere nelle Dolomiti). Saliti al Rifugio Rey dove abbiamo preso la via diretta (pista dietro al rifugio) per poi ricongiungersi a quota m. 1935 al sentiero Molino. Il sentiero sale verso le colate di detriti del versante nord della Grand Hoche e poi compie un lungo traverso verso est che porta alla base della Rocher de la Garde (ruderi di una costruzione). Il sentiero di detriti e terra, inizia a salire con decisione con diversi tornanti e poi compie un lungo traverso verso ovest. In questo tratto occorre prestare attenzione ad alcuni punti particolarmente esposti e franosi (meglio non scivolare …). Con un tratto in discesa si raggiunge il bivacco Ugo Blanchetti (ore 2.45) posto al Passo dell’Orso (si perde ca 30 metri). Si risale dietro al bivacco. Il sentiero diventa ben visibile dietro ad una roccia che segna, con i simboli del Re di Francia e dei Savoia, l’antico confine. Si sale ora con decisione fino a raggiungere la vetta della Grand Hoche (40 m.). In breve (ca 15 m) si raggiunge anche la Guglia d’Arbour. Giornata limpida con panorami grandiosi. Gita effettuata in compagnia di Giorgio e Pier Albino. Non incontrato nessuno. Sentieri sempre ben segnalati, ma nel tratto prima del bivacco ci sono dei punti molto stretti e ci vuole piede ben fermo. Dal bivacco alla cima nessun problema.

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