Vedere La Guida CAI Gran Paradiso; variante itinerario n° 18ca fino Al Colle Occidentale del Grant Etret, m. 3144 e da quest’ultimo l’itinerario n° 19a, alla vetta.
Sicuramente da quando sono stati scritti gli itinerari citati le condizioni della montagna sono cambiate parecchio il ritiro del ghiacciaio, l’erosione ed il movimento franoso, secondo me hanno reso ad oggi, un po’ meno facile il percorso; personalmente io ho buttato lì una difficoltà F, però io non sono un esperto in materia, potrebbe essere anche PD o PD+; se qualcuno esperto avrà voglia di ripeterla potrà dare una valutazione più corretta.
Si segue il bel sentiero fra i larici che con innumerevoli giravolte raggiunge la prima conca dell’Alpe Pisson, risale alla seconda balconata e poi ad una terza balconata dell’Alpe del Medico, m. 2474; si continua a salire ancora un paio di balconate ed in ultimo, con un ripido strappo, si giunge alla conca glaciale del Lago Lillet, m. 2765.
Si segue per un tratto il sentiero che sale al Colle della Terra e giunti al primo dietrofront, si continua dritti nel traverso fuori sentiero su morena-pietraia, a raggiungere il colatoio del canale pietroso, su cui si sale il lato sinistro ( senso di salita) dove si reperisce una cengia verticale che raggiunge la sommità della prima bastionata; ora si sale più o meno in verticale puntando all’estremità sinistra della bastionata soprastante in modo da superarla.
Il percorso ora avviene pianeggiante sopra la bastionata nella sua parte bassa, quasi sul ciglio fino a raggiungere il crestone a piccole balze in parte erboso-pietroso e resto roccioso, che si sale agevolmente, dove stando sul filo, si gode un panorama grandioso sul sottostante circo glaciale del Colle della Porta ed in breve si giunge alla sella di quota 3178.
Ora si deve scendere alla balza-spuntone inferiore sulla cresta del contrafforte, ci si abbassa ad un ometto dal quale se ne scorge un secondo più basso, da raggiungere disarrampicando o aggirare lato sinistro per pietrame franoso, si raggiunge un terzo ometto a circa metà dorsale che con un percorso a zig-zag per rocce scalinate, ancora qualche omino e si giunge su un piccolo saltino, dove si scende un breve muretto roccioso con piccole nicchie per i piedi e quasi niente per le mani; alla base un breve tratto di neve poi si segue la cresta a lastroni e blocchi con qualche saliscendi si giunge alla grande placconata sotto la vetta, che si raggiunge molto facilmente.
Discesa per lo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Valle d'Orco
- Bibliografia:
- CAI-TCI Gran Paradiso