Torrione di gneiss grigio con avvicinamento brevissimo. Vie trad di 3/4 tiri su difficoltà omogenee. Sul pilastro non abbiamo messo nulla, non troverete né spit né soste, tutto è rimasto così com’era. L’unico spit di calata lo troverete in cima all’ultimo tiro.
Possibilità di accesso "green" scendendo alla stazione ferroviaria di Condove-Chiusa San Michele: 10 min in bici o 35 min di cammino.
Dalla strada sterrata si giunge ad un monolite di una decina di metri. Per la via 1 e 2 svoltare a sinistra e inoltrarsi nel bosco costeggiando la parete. In 3 min si giunge all'attacco della via 1. Pochi metri prima, risalendo un canale, si giunge alla via 2. Per la via 3, 20 metri a destra del monolite risalire a sinistra nel bosco su traccia di sentiero. In 5-6 min si giunge ad un grosso sasso, di qui a sinistra in piano fino alla falesia “spigolo dei cinghiali”. Tenersi in basso e traversare verso sinistra fino a incontrare prima 2-3 vecchi tiri a spit e poi la base dell'evidente via 3. Scendendo dai tiri a spit per una breve rampa a sinistra si arriva all'ampia cengia in cima al pilastro (15 min). Questo percorso è anche valido per la discesa dalle vie del pilastro (7 min).
- L1. Partenza dall’evidente fessura offwidth, poi salti fino a comoda cengia. Si può accedere a questa cengia anche a piedi, costeggiando il pilastro sulla sinistra. Nel caso non si abbiano friend grossi, sempre sulla sinistra una bella fessura di mano porta alla medesima cengia. Sosta su friend. 25 m.
- L2. Diverse opzioni, quella a destra parte su una larga fessura e prosegue su uno spigolo fessurato. Le varianti sulla sinistra sono di uguale bellezza, più impegnativa l’offwidth all’estrema sinistra. Sosta su albero. 25 m
- L3. Lama da seguire fino in cima, un piccolo arbusto verso la fine rende tutto più wild. Sosta su chiodo in posto + friend 0,75 o 1 più a destra. 15 metri.
Arrivati sulla cengia, si può attaccare ancora il camino obliquo dell’ultimo tiro. Consigliamo di scalarlo e proteggerlo all’esterno. Sosta su friend + spit con maillon. 25 metri. Una volta recuperato il compagno ci si può calare fino alla cengia e scendere a piedi.
2) Via dei Cunei (70 m, dal V al VI, R1). Materiale: una serie dallo 0,4 fino al 4 doppiando dall’1 al 3, #5 utile per l’uscita offwidth di destra.
Si tratta della via originale di Grassi, godetevi il viaggio seguendo l’evidente fessura che taglia a metà il pilastro. L’attacco è caratterizzato da una fessura perfetta di mano seguita da un piccolo tetto fessurato. Consigliamo, onde evitare attriti, di sostare a metà pilastro su friend medi (#2+#3). La seconda sosta è su albero appena usciti dal torrione. Possibilità dopo la prima sosta di prendere l’offwidth da #5 verso destra. Sosta su albero.
3) I giusti (6b, R1+). Materiale: una serie dallo 0,2 al 2, doppi da 0,3 all’1.
Fessura obliqua di una ventina di metri. Partenza facile, poi traverso, passo delicato su leggero strapiombo da 0,75 e lunga fessura di dita con protezioni non immediate. Sosta su spit con maillon.
Vie pulite e salite tra gennaio e inizio aprile 2024 da Tommaso Zorzini e Alberto Gandiglio (gruppo Spazzole Erranti).