Decisamente meno bella della vicina Emery – Barthassat (1976) che a me era piaciuta molto e soprattutto è senza spit (Dromi la incrocia per ben tre volte). Su una montagna come questa che trasuda storia forse una via così è un po’ fuori posto. Comunque, l’attrezzatura comincia a risentire un po’ del ventennale. I primi cinque tiri sono quelli su roccia più compatta e continui nella difficoltà, poi la via diventa più facile ma decisamente più impegnativa in alcuni tratti dovendosi proteggere di più (a parte L10). Qualche grado è forse un po esagerato e il chiave è un 6b ben protetto. Comunque sono 600 metri di via che arrivano a 3226 metri di quota, in una zona decisamente isolata e meno frequentata del più “assuefatto” bacino del Triolet. Nel complesso il giudizio è abbastanza buono e la via degna di ripetizione”. Utili picca e ramponi per l’avvicinamento. Attacco raggiungibile in 2h e 15 da La Vachey. Con Roby.