Griessernuhorn da Egga

Griessernuhorn da Egga
La gita
stella-alpina
22/03/2009

Per inquadrare meglio questo ottimo itinerario ritengo utile riportare la nota introduttiva (esatta e precisa come sempre)che si legge sul libro “Sci alpinismo in Valdossola”: “Il vallone di Rossbode con l’anfiteatro del Fletschorn che gli fa da corona, è un ambiente glaciale di grande effetto. Lo spettacolo della parete nord è grandioso, e la salita si svolge alternando vallette a pendii molto belli per lo sci. E’ senz’altro una gita che merita di diventare una classica, da effettuarsi comunque soltanto con neve sicura”. Bella anche la giornata odierna, ma per le condizioni attuali della consistenza nevosa decisamente dura della parte superiore, questo tratto è risultato tecnicamente impegnativo. Giornata bella e ben soleggiata, ma di non facile da interpretare per la variabilità delle temperature. Poco dopo la partenza il vento che ci ha accolto alla partenza è cessato e la temperatura sembrava giusta e gradevole, anche se non era facile indovinare il “peso dell’abbigliamento”:con la giacca a vento (leggera) faceva caldo e senza decisamente freddo… Sui pendii superiori di pendenza sostenuta, sembrava che il soleggiamente smollasse almeno un pochino la consistenza dura della neve, ma è stato solo una breve illusione. Nel ripido tratto finale è ritornato il vento (non fortissimo fortunatamente) e la temperatura è diminuita rapidamente. L’illusione del firn primaverile è svanita subito e la neve è ritornata subito decisamente dura. Vietato cadere (sia in salita che in discesa), altrimenti volo -senza soste- per m…(un bel pò)…., e quindi -a mio avviso- discesa “delicata”, da affrontare con gambe reattive e lamine affilate. Le mie non lo erano molto, ma in questi casi conviene pensare -per maggiore tranquillità- che invece lo sono… Il tratto finale della salita oggi era meglio percorrerlo a piedi, ma oltre alla piccozza (nello zaino) erano indispensabili (o perlomeno molto utili) anche i ramponi (rimasti a casa), visto che la neve non permetteva altri appoggi. Nelle condizioni odierne, il tratto superiore (sia in salita che in discesa), come scala di difficoltà ritengo sia da considerare OS. Nella parte inferiore invece temperatura più mite e neve smollata per il rientro. In ogni caso ottima la compagnia: con il fuoriclasse Franco F., Anna e Marco forte e affiatata coppia valsesiana/valsesserina, Ercole B. (il cui nome è eloquente) e con Robeto C. che oltre alla forza e preparazione ha l’indubbia qualità di essere trascinante.

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