Gita impegnativa per il dislivello e la quota importante che per chi non è abituato si fa sentire.
I panorami sono magnifici, purtroppo per tutto il giorno ci sono state nubi stazionarie sui ghiacciai del Monte Rosa, che ci hanno impedito di godere appieno della vista.
Probabilmente a causa di frane relativamente recenti, il sentiero non è facilmente individuabile nella pietraia sotto il Monte Pinter, prima di arrivare al colletto tra il Pinter e la Testa Grigia e bisogna un po’ andare ad intuito.
Nel complesso comunque siamo stati molto soddisfatti della gita e la consigliamo senza dubbio.
In questi giorni di fine settembre è ancora piacevolmente fattibile, sia come ore di luce sia come temperature, che si sono mantenute sugli 8-10 gradi per tutta l’ascesa.
Tutto il percorso è ancora completamente libero dalla neve.
I due tratti di cavo d’acciaio sono in ottimo stato e con un po’ di attenzione si superano senza problemi e senza attrezzatura.
Anche il tratto di cengia esposta poco prima della cima è percorribile con le dovute precauzioni ma senza particolari difficoltà.
Salito insieme all’amico Jgor, abbiamo incontrato 6 escursionisti ed un cane in varie parti del percorso.