L'ultima lunghezza, salita in occasione della prima ripetizione, si svolge su terreno particolarmente friabile e non aggiunge molto al resto della salita.
Attraversato il ghiaione della Val Cepina, si sale fino ad una faggeta in una zona pianeggiante.
Per ripida traccia a destra e poi traversando a sinistra si arriva al canalone del Diavolo e lo si segue fino alla partenza del sentiero per la Punta Giulia. Preso il sentiero si sale per esso superando dei saltini rocciosi, fino ad un ripiano con massi.
Salire un canale roccioso a sinistra e poi per i ripidi prati tra la Torre Costanza (sinistra) e la Mongolfiera (sulla destra).
Salire la traccia verso la Torre Costanza e traversare a destra fino ad una comoda piazzola sotto la Mongolfiera.
L’attacco della via si trova sulla base del contrafforte della parete che forma una evidente fessura visibile dal basso.
L1: 5 – 35m 1 clessidra e 2 chiodi Si raggiunge un cordone e poi per facili rocce (rotte). Superare un vago diedro fino a un piccolo pulpito, dal quale si piega a destra. Difficile proteggersi dopo il secondo chiodi (sosta su fix + clessidra)
L2: 4 – 25m 1 ch. Per rocce facili lungo la fessura. (sosta su fix)
L3: 5 – 20m 1 fix e 8 chiodi A destra per una pancia strapiombante e poi continuare a destra per tratto meno difficile. Riprendere a salire più verticalmente con un uscita a destra con una serie di movimenti più difficili (sosta su fix) .
L4: 5 – 20m 1 clessidra e 6 chiodi In obliquo verso destra (sosta su fix)
L5: 6b+ – 35m 1 clessidra e 14 chiodi Breve placca bianca, prima appoggiata, poi verticale. Poi su colata nera in traversata verso destra con la sezione chiave della via (proteggersi con camma 0,5 prima del traverso). Poi diritti per rocce più facili e poi per una bella placca. Traversare qualche metro a destra su una lama e salire per diedro fino a un alberto. Si prosegue verso sinistra per rocce più facili (sosta su fix).
L6 (sconsigliabile): 4 – 45 m, assicurazione su clessidre – Per rocce facili ma non solide fino alla sommità.
Discesa In doppia lungo la via di salita: S6, S5, S3, S1, facendo attenzione alla possibilità di incastro nei recuperi.
- Bibliografia:
- E. Pesci - Le Grigne - Guida dei Monti d'Italia