Saliti dal bivacco Gratton in 4 h e 20′. Ghiacciaio in ottime condizioni, secco con pochi crepacci facili da vedere e attraversare. La prima parte della salita presenta concreti pericoli di cadute pietre (attenzione soprattutto all’inizio del primo canale: se c’è un po di ghiaccio/neve in parete, ricordarsi che prende subito il sole… l’ideale è avere la parete ben asciutta e senza altre cordate sopra). Pochi i segni gialli che indicano il percorso (insufficienti in caso di nebbia). Per la discesa calcolare lo stesso tempo di salita e prestare la massima attenzione a non sbagliare percorso. Qualche cordone vecchio per doppie nella parte bassa della parete. Portare comunque qualche nut e friend e cordini per proteggere i passi più esposti (dove possibile). Al bivacco Gratton non c’è acqua nelle vicinanze (ultima alle baite a 2500 m o nei pendii immediatamente sopra a queste).
Cinque stelle per la montagna, 2 stelle per la via di salita (per i primi 300 m percorre un “imbuto naturale” di 600 m di altezza). La montagna è bellissima e dal bivacco sembra tutt’altro che facile, la roccia (dove non coperta da pietrisco e detriti) è più stabile di quella del Gran Nomenon, ma comunque non permette disattenzioni. Meteo perfetto, solo altre 2 persone sulla montagna. Visti i pericoli oggettivi, se tornerò su questa montagna sarà per la cresta ENE dal colle delle Clochettes (andata e ritorno). Complimenti a Danilo come sempre impeccabile socio.