Note
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Descrizione
dal campo base si tira decisamente ad E, infilandosi in un vallone dominato da una caratteristica vetta triangolare in roccia. un ghiacciaio ripido, crepacciato e sovrastato da molti seracchi permette di salire ad una conca superiore.
di qui poggiato a S. evitando i pendii che portano alla vetta maggiore (senza nome, quotata m. 3250 circa) che ci risultava già salita, abbiamo poggiato nuovamente ad E, in direzione di una vetta non visibile, che poi abbiamo salito facilmente con gli sci ai piedi fino quasi in vetta.
Primi salitori: Paolo Gardino e Luisa Sanna
Ultima revisione 21/05/2007