Ferrata in ordine e di buon impegno sia fisico che tecnico. Concordo con la valutazione della difficolta’ e con la necessita’ di avere dimestichezza con l’arrampicata di II/III grado, tipica delle ferrate di stampo “sportivo”. Questa e’ un ibrido tra una “vecchia maniera” e una moderna. Cio’ detto, il meteo non ha collaborato (vento gelido, nebbia fittissima, roccia umida e brina sui versanti Nord), percio’ abbiamo ben presto sfruttato le vie di fuga presenti per evitare i tratti piu’ impegnativi tramite Direttissima e giungere cosi’ lo stesso in vetta al Grona, con visibilita’ sempre nulla.
Nessuno in giro, qualche escursionista all’ottimo rifugio Menaggio, dove abbiamo pernottato dopo la traversata al Bregagno (relazione a parte).
Con papa’, prima salita insieme dopo quattro mesi e mezzo di lontananza forzata dalle vette. Se questa e’ stata una salita in ambiente repulsivo per testare il livello atletico, il prosieguo di giornata si e’ rivelato ben piu’ comodo e perfino esaltante.