Da quota 1920 m si hanno due possibilità di salita: o per la comoda strada sterrata a sinistra del torrente o per il sentiero alla sua destra. Entrambe portano al primo rifugio che si incontra (Luckner Hütte 2241 m) unendosi poco prima di raggiungerlo. Da lì si prosegue per sentiero segnato con bolli rossi e bianchi fino a raggiungere il rifugio Stüdl Hütte (2801 m). Se la meta fosse la via Normale è possibile proseguire raggiungendo il rifugio Erzherzog-Joahann Hütte (3454 m).
Lo Stüdl Hütte offre alcune possibilità di svago: all’interno c’è una piccola palestra di roccia, mentre all’esterno una slackline. Inoltre è possibile salire al Freiwandspitze (2920 m); una vetta che offre una bella veduta sul Großglockner, raggiungibile in circa 30′ con facile sentiero.
La mattina seguente colazione dalle ore 5:00. La prima parte del sentiero è abbastanza ripida, si deve salire su un “panettone” proprio davanti al rifugio arrivando alla base del ghiacciaio Teischnitzkees. Si prosegue ora sul ghiacciaio stando vicini al bordo destro fino sotto alla parete. Per trovare il giusto punto d’attacco individuare un paletto metallico sulle rocce iniziali.
Salire per roccette semplici di I° e II° (meglio slegati) seguendo i paletti metallici che ogni tanto si trovano lungo la cresta fino a raggiungere il Frühstücks-platzl. Attenzione alla roccia iniziale con massi instabili e, al nostro passaggio, con un po’ di vetrato. Fin qui pochissimi golfari ed alcuni paletti metallici. Il Frühstücks-platzl (3550 m) è indicato da una targa gialla che consiglia di scendere, se il tempo impiegato per giungere lì dal rifugio è stato superiore alle 3 h., poiché da lì in poi le difficoltà aumentano. Da qui fino al traverso, che rappresenta l’ultima difficoltà, i fittoni ed i paletti metallici sono più frequenti. Presenti anche tre tratti attrezzati con corde fisse.
Dal Frühstücks-platzl conviene legarsi e procedere in conserva tranne che nei 4 punti più difficili.
1- Subito dopo la targa c’è un canalino con cordone.
2- Un muretto fessurato con cavo metallico a metà cresta circa (foto 7).
3- Una breve placchetta molto liscia sul filo dello spigolo con 2-3 golfari (foto 8).
4- Uno strapiombino con successivo traverso verso la fine. Anche qui con cavo metallico.
Dopo il traverso le difficoltà scemano notevolmente fino a raggiungere la vetta (3798 m).
Discesa
Dalla vetta si scende dalla via Normale con passaggi di II° con attenzione.
Si seguono i paletti metallici che vengono utilizzati per l’assicurazione. Si supera una sella e poi si continua a scendere fino ad un’altra sella meno marcata. Qui si abbandona la Normale che continua sulla cresta per entrare nel canale ghiacciato a sinistra (viso a valle). Si scendono i primi metri più ripidi (alcuni golfari per eventuali calate o assicurazioni) poi, per terreno più facile si continua fino al rifugio Erzherzog-Joahann Hütte (3454 m, circa 2 h). Si scende per roccette (ferrata) fino al ghiacciaio/nevaio Ködnitzkees. Al termine del ghiacciaio (1 h. dal rifugio) si prosegue puntando ad una specie si sella con 2 grossi ometti. Da qui, per ripido sentierino, si scende fino a ricollegarsi col sentiero percorso salendo allo Stüdl Hütte. Lo si segue a ritroso fino al parcheggio (1h. 50′ dal termine del ghiacciaio).