Accesso: Sempione, Briga, Visp, dal centro del paese indicazioni per Ausserberg.All’uscita dal paese di Ausserberg un cartello di divieto di transito impone di tornare a pacheggiare in paese. Il parcheggio si paga anticipato nell’albergo del paese (8 fr per 2 giorni)dove vi spiegheranno che il ticket permette di proseguire in auto fino a 1259m, dove inizia il sentiero, risparmiando un’ora su asfalto.Questo in bassa stagione; probabilmente in alta stagione c’è un servizio taxi.
1° giorno un bel sentiero perfettamente segnalato in 5 “orette” porta alla Baltschiederklause 2783m Il primo tratto si può evitare tramite una vecchia e lunghissima galleria che io sconsiglio perchè il sentiero è splendido.
2° giorno dalla capanna si scende fino al laghetto 2600m sul fronte del Baltschieder Gletscher e si punta all’evidente intaglio sulla cresta nord del GRUEBHORN 3192m e per la cresta si raggiunge la vetta (tenersi sul filo, I°, passi di II°).
Si torna sui propri passi sul sentiero di accesso alla capanna, si scende fin quasi al piano dove una grossa scritta GALKIC e numerosi bolli blu indicano il sentiero che passando alto sul fianco della valle (non segnato sulla mia carta, facile 2 brevi corde fisse)) conduce alla GALKICHUMMA e alla GALKICHUMMAHUTTE 2602m (non segnato sulle carte; bivacco spartano un pò sporco ma asciutto, manca tutto, solo materassi) ricavato da una capanna del vecchio villaggio di minatori.
Di qui in un paio di ore si può salire allo STRAHLHORN 3200m lungo la cresta sud sud-est con percorso elementare e facilmente intuibile.
Per tornare a valle un sentiero, non segnalato ma perfettamente tracciato, percorre tutta la GALCKICHUMMA fino a quota 1940m dove si riprende il sentiero di accesso alla capanna.
Nota: il giro qui descritto è abbastaza impegnativo, ho impiegato quasi 12 ore con un tratto alpinistico per il Gruebhorn, ma essendo un giro ad anello alcune parti si possono eliminare a piacimento senza perdere il piacere di esplorare una valle veramente unica .
- Cartografia:
- carta svizzera 1:50000 Jungfrau
- Bibliografia:
- G. Brenna