Nel tratto rif.Petra Piana-Manganu, sono necessarie buone condizioni di visibilità dato il percorso complesso con possibile e facile errore di percorso ed esposizione.
Da Vizzavona Foce si seguono le indicazioni per il GR 20 (tacche colorate bianche e rosse) direzione nord. Si giunge in prossimita delle cascate dell’Angelo e si prosegue nel canalone aperto e ben percorribile ancora all’interno del bosco.Si prosegue in ampi pendi scorrendo nel fondo valle tra il Monte Oro alla sx e Punta Migliarello sulla propria dx.Ci si innalza su pendii più sostenuti in direzione del col Muratello m.2064.
Si prosegue in discesa nel vallone, pendio a nord ripido con possibile presenza di neve molto dura e ghiacciata, in direzione rifugio Onda che si trova nel fondo vallone leggermente spostato una 50 di metri sopra le Bergerie de l’Onda.
Il giorno successivo si prosegue o scendendo nel vallone di Grottaggia sino all’intersezione con i vallone di Manganello che accede al rifugio omonimo, oppure per il Pinzi Corbini e Pointe Murace giungendo sempre al r.Manganu.
Dal rifugio Manganu si risale il versante superiore in direzione nord-ovest sino alla spalla , a circa m 2000, che dalla Bocca Manganu giunge alla Punta Muzzella. Si attraversa il pendio, ripido , del versante Ovest dell Punta Muzzella verso i Stazzanelli (q 2125) giungendo dopo poco alla Bocca Muzzella. Si continua nel versante opposto dirigendosi verso il Col de Rinoso, dal colle non scendere ma tagliare con leggere discesa subito a sx. Successivamente si scende e si supera una fascia rocciosa a sx e tagliando si prosegue per il Col Rinoso gia in vista.Ci si inoltra per cresta cercando il passaggio migliore e si giunge alla Bocca di Soglia (attenzione ai pendii ripidi che richiedono una attenta valutazione). Dalla Bocca di Soglia si raggiunge il versante sottostante la Punta della Porta e con traverso ascendente verso dx,si raggiunge la Breche de Capitello. Dalla Breche de Capitello si presenta un pendio ripido ma senza particolari problemi che dopo una discesa di 600 m di dislivello in un magnifico vallone, adduce al rifugio Manganu.
Il raid prosegue il giorno successivo attraversando il Piano di Camporile verso le Bergerie di Vaccaggia dove proseguendo e costeggiando il rio Tavignano si raggiunge il lago di Ninu (vi è la possibilità di salita sia sulla Punta Cimatella q 2098, che sulla Punta Artica q 2327 le quali presentano pendi ideali per lo scialpinismo). Dal lago de Ninu si raggiunge la Bocca a Reta e proseguendo attraversando la Serra San Tomaghiu, seguendo le indicazioni del GR 20, si raggiunge Bocca San Pietru q 1452. A questo punto ci sono due alternative.
1)Si prosegue sul GR 20 (tacche bianche e rosse) aggirando sul versante est del Capo a Rughia sino al sino al Col de Vergio.
2) Si sale il ripido versante sud Capo a Rughia. Raggiunta la cima si prosegue in discesa verso Bocca a Manuella da dove raggiungendo Capu a Vergio si scende nuovamente al Col de Vergio.
L'ambiente presenta in molte zone pendii esposti ripidi a nord nelle quali si formano condizioni di neve molto compatta che determinano una attenta valutazione.
In caso di cattivo tempo e scarsa visibilità si possono verificare condizioni di oggettiva difficoltà di orientamento che determinano, in anticipo, uno attento studio del percorso
I rifugi sono confortevoli e dotati di gas fornelli e legna per la stufa presente nei rifugi.
- Cartografia:
- carte IGN 4251 OT
- Bibliografia:
- Corsica bianca M. Lacroix, ed. Albiana