Dislivello importante soprattutto in discesa con buono spostamento, calcolare dalle 5 alle 7 ore dalla vetta fino alla strada di fondovalle. La cresta non presenta difficoltà particolari ad esclusione di un singolo passaggio azzerabile ma è lunga. Per il percorso integrale dal Col Bonney calcolare 6-7 ore dal colle, per l'itinerario descritto calcolare 5-6 ore dal bivacco.
Cresta di roccia solida in bella posizione panoramica sulla testata della Valnontey.
Accesso:
# Da Pravieux l’itinerario sale immediatamente nel bosco per 200 a 300 m, quindi passa per l’alpeggio Montagna Lavassey (2194m.) e continua sulla antica morena del ghiacciaio. Il rifugio Chabod (2750 m.) diventa visibile sulla sinistra lungo la morena (2h 30′). Oltrepassare il rifugio e mantenersi sulla morena, ora più ripida puntando verso E al Ghiacciaio di Montandaynè. Attraversalo (crepacci di media grandezza ma insidiosi) puntando all’evidente colle alla base delle sezione ripida della cresta W dell’Herbetet. Il bivacco Sberna sorge proprio all’intaglio del colle che è facilmente individuabile per degli sfasciumi giallastri visibile da lontano (già dal rifugio Chabod).
Salita:
# Dal bivacco seguire il filo della cresta W piegando piuttosto sul lato Montandaynè per aggirare le difficoltà fino a circa 80 metri dalla cresta Sud dove si incontra una torre strapiombante, tagliare quindi con facile arrampicata a destra (Sud) si raggiunge la base di una paretina rossa che porta direttamente (III, un passo IV) all’intagliofra due guglie rosse e la caratteristica Torre Biforcuta della cresta Sud. Rimanere sul versante Cogne per salire un elegante camino (III+) per 20 metri, piegare quindi a destra per placche fino a due spuntoni separati da un intaglio. Risalire un secondo camino (III+) con dei blocchi fino ad una torre strapiombante che sbarra il cammino. Scendere di circa 3 metri sul versante Cogne e traversare su cenge facili ma molto esposte (III+) tutta la torre. A metà vi è un chiodo, da questo non farsi trarre in inganno alzandosi ma rimanere orizzontali ancora per 15 metri fino a portarsi sotto la torre seguente. Superarla con un camino e poi un diedro (IV) fino a delle rocce più facili. Dalla cima bisogna effetture una breve discesa arrampicando rimanendo sul filo di cresta (IV, delicato). Superare infine l’ultimo salto per un diedro (IV+, faticoso) e portarsi alla base dell’ultime difficoltà che precedono la vetta (da qui visibile con croce). Un piccolo strapiombo con tre chiodi può essere superato con una staffa nei primi due (intorno 6a/6b in libera) poi ci si sposta destra sul filo e con un passaggio di forza (V) si supera l’ostacolo atrrivando a rocce più facili da cui in breve si raggiunge la vetta.
Dal bivacco è anche possibile effettuare la salita integrale della cresta effettuando una lunga traversata su rocce rotte fino al col Bonney (2h) e da li seguire fedelmente il filo di cresta con arrampicata varia (IV+, V, un passo in A1) fino ad una breve calata di 8 metri che porta all’intaglio prima della torre Biforcuta (calcolare 5h dalo bivacco).
Discesa (Integrale):
# Dalla vetta abbassarsi lungo la parete WNW mantenendosi vicino al filo di cresta ma senza seguirlo fedelmente (numerosi torrioni, facili e ben appigliati che però allungherebbero la discesa) superando con facile arrampicata una successione di cenge unite da brevi arrampicate (II, III), rimanere possibilmente verso il lato W in modo da evitare meglio eventuali parti nevose o ghiacciate rimaste sulla parete. Sotto i 3400 metri incomincia una serie di placche granitiche multicolori poco inclinate che si seguono sul filo di cresta fino ad arrivare al colle meridionale dell’Herbetet (3309m.). Scendere il ghiacciaio del Gran Neyron puntando alla morena destra che si scende per intero. Passare gli alpeggi di Levuiona Superiore (2648m.), di Mezzo (2366m.) ed inferiore (2303m., chiesetta e casa del guardiaparco). Da qui seguire le Indicazioni per Creton e Tgnet (1610m.) che si trovano sulla statale circa 5 chilometri a valle del punto di partenza.
- Cartografia:
- IGC - Granparadiso-Grivola-Cogne
- Bibliografia:
- Gran Paradiso e Valli di Lanzo - Le 100 più belle ascensioni ed escursioni - Gian Carlo Grassi