Piaceri: l'ascensione ad uno dei 4000 più selvaggi e affascinanti delle Alpi. Colpo d'occhio sul Cervino irripetibile.
Dalla diga di Place Moulin (1980 m.) si costeggia il bacino artificiale in direzione del Rif. Aosta (it. 10a). Si passa accanto al Rif. Prarayer e dopo un lungo tratto pianeggiante si superano due rampe e si giunge al Rif. Aosta (2780 m.). Breve tratto attrezzato con catene. Dal parcheggio 3.30 – 4 ore.
Dal rifugio la Dent d’Herens è visibile solo per la parte culminante.
Dal Rif. Aosta si ridiscende di circa 50 m. sulla morena del ghiacciaio e seguendo le tracce si raggiunge la cresta morenica ben evidente dal rifugio che porta al ghiacciaio.
Si percorre il ghiacciaio tenendosi a sulla sx, in breve dopo aver scollinato si vede bene la montagna.
Si passa sotto il colle Tiefenmatten (ben visibile il canapone di accesso alla cresta) e si prosegue in direzione della face Sud della Dent d’Herens.
Per arrivare alla crepaccia terminale o si prosegue dritti su pendio a 45° in mezzo alle due piccole fasce di seracchi oppure si può fare il giro largo prima destra e poi sinistra per ritornare sotto la parete.
Superata la terminale (a volte molto aperta) si prosegue sulla parete su percorso non obbligato sino a raggingere il pendio nevoso Ovest dove si incontrano le eventuali cordate dalla cresta Tiefenmatten. Il percorso di qui in poi è in comune.
Prima di arrivare sulla cresta sommitale da notare che sono presenti 5 o 6 pioli d’acciaio che possono essere utili per assicurazione o doppie in caso di ghiaccio vivo. Giunti in cresta sommitale è un vero e proprio spettacolo… molto estetica, molto esposta sulla parete Nord.
In breve si raggiunge la vetta ove si può godere di un panorama straordinario, soprattutto sul Cervino. Dal rifugio alla vetta in 5-6 ore.
- Bibliografia:
- CAI-TCI Alpi Pennine v. II; I 4000 delle Alpi R. Godeke; Vie del Cielo M. Colonel