I resti della miniera per l’estrazione della Calcopirite (rame ferro e zolfo) permettono ancora di vedere i fabbricati degli alloggiamenti, la casa matta, il frantoio, la teleferica e i tralicci di scorrimento e l’ampia discarica dei materiali di scarto, mentre gli ingressi della miniera sono orma inagibili; la miniara è stata attiva fino la fine degli anni ‘50.
Si parcheggio poco prima delle case di Gettaz 902m o al divieto dopo le case nel pressi della falesia.
L’escursione inizia al termine della strada dal doppio divieto di transito al bivio delle due poderali ai piedi della falesia. Si seguono le indicazioni (sulla palina) della strada interpoderale “Gettaz – Proveche” che sale a sx (di li a poco si incontra una sbarra) con un breve tra di asfalto e poi su sterrato si raggiungere il suo termine ad uno spiazzo con fontana. Da qui si sale a sx a raggiungere Herin per un sentiero balcone molto interessante che segue il profilo irregolare della costa (con continui rientri) offrendo scorci veramente belli sulla bassa valle (2h circa per arrivare a Herin). Il sentiero non è ancora numerato, vi sono solo qualche tacca gialla ma è in genere è ben evidente e mantiene sempre la direzione sud percorrendo a mezza costa la dorsale sotto al monte Lyan e la Tete du Filen.
L’ultimo tratto per raggiungere Herin si svolge sullo sterrato del Ru de Monjovet e lasciate la case sulla dx ci si trova sul sentiero n.8 e di li a poche decine di metri si trova il bivio tra i sentieri n.8 – n.8A e n.8B. Si trascura l’8 che sale al Barbeston e si proseguire sui sentieri 8A e B sino a raggiungere in breve le Miniere di Herin 1620m.
Appagati dal panorama e visitato il sito, ponendo molta attenzione alla precarietà delle strutture ancora presenti, si inizia la fase di rientro percorrendo il sentiero (segnato come n.8A solo su un caseggiato e poi sempre evidente ma senza segnavia) che prosegue superato il caseggiato più grande e a monte della partenza della teleferica. Sentiero che sale lievemente e raggiunge la casa matta (deposito esplosivi) per poi proseguire sempre evidente a continui lievi sali/scendi in direzione prevalente nord e nord-est, praticamente con percorso quasi parallelo al sentiero di andata mantenendosi però ad una quota più alta. Si superano anche due tratti un po’ esposti dove sono presenti corde di sicurezza che rendono facile la progressione. Si raggiunge un poco marcato colletto a quota 1600m da dove il sentiero scende in modo marcato con molte svolte il pendio boscoso sino a raggiungere il col Marcage 1077m e incontrare il sentiero n.1 che si percorre a dx sino a scendere alla strada asfaltata che in breve ci porterà alla falesia e al punto di partenza dell’escursione a Gettaz richiudendo l’anello.
Disl tot 800m sviluppo tot 8Km; tempo medio 5h; vedi anche traccia gps.
- Cartografia:
- Valle Centrala n.13 1/25000 ed:l’Escursionista Zavatta - IGC Foglio n°9 - Ivrea, Biella e Bassa Val d'Aosta