Una gran bella montagna, dall'aspetto di una piramide rocciosa con il vertice tronco. E' collocata sullo spartiacque principale tra le Valli Maira e Ubaye. Si presenta imponente, ardita e slanciata da tutti i versanti, solo il versante Sud-Ovest è meno elegante, ma sempre piacevole anche da questo lato (dove si svolge l'itinerario di salita proposto in questa relazione). Questa cima ha due nomi, sulle carte e guide francesi è nota come Brec de l'Homme mentre per noi italiani nella letteratura di montagna è indicata come Tete de l'Homme. Oltre al nome differiscono anche le quote riportate, 3202 m. per le carte italiane e 3211 m. sulle carte francesi. Io ho riportato la quota tratta dalle carte IGN e più attendibile, anche io ho verificato la quota, regolando l'altimetro alla partenza e in vetta la quota riscontrata era di 3211 m. ed è più attendibile della quota IGM...tra l'altro sono rilievi fatti negli anni cinquanta ! Questa montagna è già presente su Gulliver con l'itinerario che sale dalla Valle Maira, ma è molto interessante anche la salita dal versante francese e merita di essere preso in considerazione. La cima del Brec de l'Homme è costituita da una cresta orizzontale aerea e frastagliata ma non difficile da percorrere. Non ha il fascino e l'imponenza dei suoi celebri vicini come Aiguille e Brec de Chambeyron ma riserva comunque una salita divertente e di sicura soddisfazione, con diversi motivi di interesse, tra cui un pregevolissimo e incantevole contesto ambientale, con un panorama vastissimo dalla vetta ! Questo itinerario è percorribile da inizio giugno fino a...novembre, consigliabile quando il versante ed il canale SO è ancora innevato...per evitare delle ripide e malagevoli pietraie nella parte alta. Una gita da fare in due giorni, pernottando al Refuge de Chambeyron, aperto da giugno a fine settembre, ma anche "fuori stagione" c'è un capace locale invernale. Complessivamente è un itinerario valutabile F+, con tratti su neve inclinati fino a 40° nel canale e qualche passo di I e II lungo la breve cresta Ovest che conduce in vetta. Quando è asciutta, lungo il canale è presente a tratti una traccia di sentiero con qualche ometto, anche se la direzione da tenere è facilmente intuibile. Il Brec o Tete de l'Homme significano letteralmente "testa dell'uomo" anche se non è certo, oppure potrebbe anche essere un riferimento ad un grosso segnale e/o ometto posto sulla vetta. Anche solo percorrere il Vallon du Chambeyron, costellato di bellissimi laghetti, la conca terminale del Lago dei 9 colori, lo splendido colpo d'occhio su Brec e Aiguille de Chambeyron a chiudere il vallone...sono validi motivi per salire dal versante francese. Inoltre dal Refuge de Chambeyron è possibile salire in cima in poco più di 3 ore...senza dover faticare molto. Quindi un invito...andateci e rimarrete soddisfatti della scelta fatta !
Descrizione
Lasciata l’auto nel parcheggio poco prima di Fouillouse, si segue inizialmente la stradina che attraversa il paese. Usciti dal centro abitato si segue ancora la stradina fino ad incrociare un sentiero che sale a sinistra (cartelli indicatori per il Refuge de Chambeyron). Il sentiero sale verso sinistra con numerosi tornanti fino a raggiungere un dosso erboso, dove prosegue poi a mezzacosta sulla destra per un lungo tratto su terreno detritico, passando alla base di un promontorio roccioso (Tete de Viturière) per entrare in un valloncello sulla sinistra che conduce al pianoro dove è ubicato il Refuge de Chambeyron m. 2626 (ore 2,30 da Fouillouse). Dal rifugio si prosegue lungo il Vallon de Chambeyron verso sinistra, seguendo un buon sentiero (con segnavia e ometti) che risale delle chine erbose e degli avallamenti detritici, passando nei pressi del Lac Rond m. 2723. Il sentiero continua la salita in modo graduale, superando un cocuzzolo sormontato da una croce (la Croix Bujon m. 2824) (la croce ricorda un militare francese che è precipitato dal Brec de Chambeyron, proprio dal canale che porta il suo nome). Si piega ora a destra, risalendo una conca ed arrivando al Lac Long m. 2783. Dal lago si prosegue per un breve tratto per il sentiero che porta al Col de Gippiera (al centro del vallone) raggiungendo infine la splendida conca dove si trova il Lago dei Nove Colori. Dal Lago si prosegue sulla sponda sinistra per inoltrarsi poi nel valloncello, neve e/o una grande pietraia, con qualche ometto e vaghe tracce di sentiero arrivando alla base del canale Sud-Ovest della Brec de l’Homme. Trascurando un pendio detritico che sale sulla sinistra verso il Col du Chambeyron ci si tiene a destra e si risale il canale non lontani dalla soprastante cresta Ovest. Il canale ha una pendenza di 40°, lo si risale sul lato sinistro fino a raggiungere un colletto nella parte alta della cresta. Quando c’è poca neve nel canale si trova una piccola traccia tra i ripidi sfasciumi (è consigliabile salirlo quando è tutto innevato). Dal colletto si prosegue a destra lungo la cresta Ovest superando alcune lastronate rocciose (o innevate) abbastanza aeree ed esposte, con qualche passo di I e II, si raggiunge la vetta, costituita da una cresta orizzontale, con due piccole croci e un ometto. (ore 3,00 / 4,00 dal rifugio alla vetta, secondo le condizioni della montagna). In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita.
- Cartografia:
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IGN foglio 3538 ET Aiguille de Chambeyron in scala 1:25000
- Bibliografia:
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Monviso Alpi Cozie Meridionali (Guida dei Monti d'Italia - CAI/TCI)
Ultima revisione 01/11/2009
Autori:
ste_6962