La relazione della via Gluck-Demetz con alcune varianti basali e centrali (via Kasnapoff, aperta da Signora von Kasnapoff e M. Zelger nel 1913) che ne aumentano l’impegno e la bellezza.
- L1: 60 (metri), 3a – Si sale su facili ma rotte rocce in centro parete sotto la verticale del tetto dove passa il tiro chiave della via. La via originale parte molto più a destra e sale in diagonale sinistro su gradoni e facili rocce. Se si sale da questa variante dopo circa 35 metri di salita si deve imboccare un canalino diedro che in un punto poco visibile ospita uno spuntone con esile clessidra dove sostare.
- L2: 30 (metri), 4a – Da qui la roccia migliora notevolmente e l’arrampicata si fà più divertente. Si prosegue nel diedro superando un primo e un secondo salto più impegnativi, infine si giunge in cengia. Qui perviene la via originale che parte sulla destra della torre.
- L3: 25 (metri), 4a – Si traversa verso sinistra su placca. Protezioni abbondanti. Si sosta su tre chiodi in piena placca sotto il tetto e il diedro del tiro chiave.
- L4: 25 (metri), 5b o A0 – Si sale il diedro strapiombante e si guadagna la sosta su un pulpito. Tiro ben chiodato (8 – 9 chiodi).
- L5: 35 (metri), 4b – Si sale sopra la sosta e si traversa a sinistra (2 chiodi). La via originale sale a dritto mentre per ricollegarsi alla Kasnapoff si prosegue in traverso verso sinistra (sprotetto) fino ad una nicchia con sosta e clessidra. Proseguendo per la via originale si giunge direttamente alla cintura mediana.
- L6: 30 (metri), 5a+ – Tiro in comune con la Kasnapoff. Si vince lo strapiombo (1 chiodo). Si raggiunge un muro (unto) con prese rovescie e si traversa a destra (chiodo non visibile prima di traversare). Si sale dritti su placca e si aggira lo strapiombo a destra fino ad una comodissima cengia con sosta.
- L7: 25 (metri), F – Si traversa facilmente verso destra fino ad una sosta con chiodo singolo a campanella. Qui riprende la via originale.
- L8: 40 (metri), 4b – Si sale verso lo strapiombo e si prosegue in diedro e dulfer fino ad una cengetta sotto una nicchia.
- L9: 30 (metri), 5a+ – Si sale a dritto verso la nicchia e si prosegue in diedro fino ad una placca che porta ad una comodissima cengia. Sono presenti soste anche spittate.
- L10: 30 (metri), 3a – Si sale in muro in diagonale sinistra fin verso la cintura sotto la cima. Sosta su spuntone o su numerose soste spittate. Da qui si può proseguire in direzione della Terza Torre senza giungere obbligatoriamnete in vetta. Oppure ci si riporta sul filo di cresta e si sale l’ultimo facile tiro fino in vetta.
Discesa (1h)
Se non si sale fino in vetta è possibile proseguire la comoda cintura sotto la stessa in direzione Est e della Terza Torre. Qui si passa una forcella che dà verso la val di Fassa. Scendendo subito verso destra (faccia a valle) si prosegue su un sentiero con ometti che rappresenta la via di salita normale alla cima. Se invece si porende subito a sinistra costeggiando un pilastrino si scende un canale che infine porta ad una sosta attrezzata che con una doppia riporta nella parte più facile del sentiero della normale. Se si è invece saliti fino in vetta si punta comunque ad est. Qui si scende una trentina di metri in doppia pervendendo alla forcella e al sentiero della normale prima descritti.
Difficoltà TD+,5b o A0
Tempi di salita 4h:30m