Sicuramente molto rilevante il "lavoro" di apertura e pulizia che è stato completato con un'originale libro di "vetta" e 2 targhe di partenza ed arrivo veramente molto belle.
- L1 6a 45 m placca con sottile fessura iniziale e poi più liscia e delicata
- L2 4c 40 m placca appoggiata
- L3 4b 45 m placca con facili e divertenti passaggi atletici
- L4 5b+ 50 m placca con piccoli appigli
- L5 5a 50 m facile placca appoggiata con licheni
- L6 5c 55 m passaggio chiave atletico sotto il primo spit poi placca con lame
- L7 4c 30 m breve placca appoggiata
- L8 5b+ 55 m tiro vario ed estetico lungo lo spigolo
- L9 5b 45 m attacco impegnativo; aggirare a dx lo spit poi placca e singolo atletico in uscita
- L10 6a 45 m diedro atletico verticale ma ben appigliato nella seconda parte; uscita delicata su placca
- L11 4c 45 m facile su placca
- L12 3c 35 m placca appoggiata
Per la discesa ci sono due possibilità:
- una in doppia sulla linea di salita con una calata a dx in corrispondenza del decimo tiro per evitare incastri nel diedro,
- la seconda a piedi lungo un percorso un po’ faticoso e complicato ma molto suggestivo (1ora e 30 almeno).
Anche in questo caso riprendo sinteticamente la descrizione degli apritori:
Dall’ultima sosta ci si alza seguendo la traccia indicata da frecce e bolli bianchi e quindi dopo un masso a dx dove si notato dei ruderi che si raggiungono con un su e giù su placche poco inclinate e tracce tra le ginestre(Alpe Balmelle 10 min).
Si attraversa l’Alpe e ci si abbassa sino ad una sorgente e si prende il sentiero scosceso che poi con un traverso in costa porta all’Alpe Nacchino (quota 980 mt) e di qui per una mulattiera sino alla zona delle cave e quindi sulla strada sterrata che porta all’auto (una descrizione anche grafica è presente sul sito prima citato).
- Bibliografia:
- Ossola climbing news