- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1800
Ottomilatrecentoquarantatre piedi. Salita abbinata al Gondran (vedi relazione). Dalla Sommet des Anges si perdono un centinaio di metri fino al colletto compreso tra il forte Gondran (con l’impianto omonimo) e l’arrivo della seggiovia dell’Observatoir, per poi proseguire in direzione dell’evidente strada che sale allo Janus, tagliandone il fianco sud-est. Oggi le condizioni della neve sulla sterrata erano portanti e solo in brevi tratti era assente. Giunti al forte, conviene (come abbiamo fatto noi) lasciare le ciaspole per salire la rocciosa parte finale, parzialmente innevata: si segue in parte la cresta ed in alcuni tratti si traversa (un po’ esposto) a sinistra (salendo), talora aiutandosi con le mani (EE marcato, per la presenza di neve), fino al palo sulla cima: panorama eccellente ed appagante. Discesa per la via di salita fino all’arrivo dell’impianto dell’Observatoir e poi giù tenendosi il più a sinistra possibile fino ad incrociare, a circa 2020 metri, la pista dell’andata, chiudendo il bell’anello percoso in senso orario.
DSL complessivo circa 1000 metri, sviluppo 13,4 km percorsi in meno di cinque ore.
Difficoltà MR fino al forte, EE la salita alla punta.
Con la eccellente compagnia di Gian Mario